Vibo e Crotone, due province in protesta

Da questa mattina i lavoratori della provincia di Vibo e di Crotone stanno protestando contro il mancato pagamento degli stipendi. A Crotone si sono incatenati nella sala Giunta dell'Ente mentre a Vibo occupano la strada e annunciano 'il 14 dicembre scenderemo in piazza'
di Redazione
10 dicembre 2015
11:34

Dipendenti pubblici che non ricevono da tempo gli stipendi. Un paradosso che tira in ballo le responsabilità dello Stato, e degli amministratori che negli anni hanno gestito le Province di Vibo e di Crotone. Ma è lo Stato a dover rispondere in ultima istanza, rispettando i debiti che ha contratto con questi lavoratori, che non possono pagare sulla loro pelle gli errori di burocrazia e politica, e riforme, come quella Delrio, dimostratesi fallimentari. Per richiamare lo Stato alle proprie responsabilità ormai da settimane i dipendenti della Provincia di Vibo mettono in scena proteste clamorose, dall’occupazione del palazzo ex Enel, alla chiusura degli uffici, alle marcie fino alla prefettura, per chiedere ancora una volta l’intervento del prefetto Giovanni Bruno, che rappresenta lo Stato sul territorio vibonese. Quello Stato che, ribadiscono anche oggi a ‘Il quotidiano della Calabria’, deve prendersi in carico il dramma di questi lavoratori. Questa mattina, un'altra manifestazione di protesta, i lavoratori hanno bloccato la strda che conduce alla sede dell’Amministrazione provinciale.


E nelle stesse ore un'altra protesta è partita dai lavoratori di un altro ente provinciale, quello di Crotone. Anche lì stessa storia: i dipendenti, in assemblea permanente da oltre un mese, hanno deciso di incatenarsi nella sala Giunta dell’Ente.


"La protesta durerà ad oltanza - fanno sapere i lavoratori - fino a quando non otterremo risposte certe sul nostro futuro" e annunciano che nei prossimi giorni sono pronti allo sciopero della fame e della sete.

 

Il 14 dicembre lavoratori e studenti in piazza a Vibo - Intanto, per attirare l’attenzione del governo Renzi, a Vibo preparano una grande manifestazione di piazza, e chiedono a tutti i cittadini di intervenire. Già certa l’adesione dei sindacati e degli studenti, che a loro volta soffrono la crisi economica della Provincia, incapace di fornire i riscaldamenti alle scuole. Ma l’invito è aperto a tutti i cittadini che vogliono cercare di far emergere ‘il caso Vibo’, quello della Provincia, di un ente statale, che non paga i propri dipendenti, in un territorio già martoriato dalla crisi economica, dove il legame con lo Stato nazionale, legame ideale, è sempre più flebile. Già qualche settimana fa i sindacati avevano chiamato a raccolta i cittadini per manifestare contro la chiusura della Prefettura, ma allora quella passerella politica fu boicottata da tantissimi cittadini di Vibo. La speranza dei dipendenti della Provincia e dei sindacati è che in questa occasione la partecipazione sia diversa, dato che qui è in gioco il diritto ad essere pagati per il proprio lavoro.

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