Sanità, commissario Asp Cosenza ammette le lacune nella Sibaritide: scarsi servizi territoriali

VIDEO | Vincenzo La Regina è stato ascoltato in commissione regionale. Atto aziendale da rivedere perché redatto in maniera frettolosa. La denuncia del Consigliere regionale Graziano: «Terribile la situazione all’ospedale di Rossano»

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di Matteo Lauria
8 maggio 2021
18:37

Nuove contestazioni all’atto aziendale dell’Asp di Cosenza (il documento programmatico che per legge deve disciplinare le funzioni e l'organizzazione dell'Azienda sanitaria) che è da rimodulare poiché eccessivamente sbilanciato sulla medicina ospedaliera rispetto ai servizi territoriali. Nulla è previsto, ad esempio, per l’assistenza domiciliate e per il personale Usca a supporto dei pazienti Covid.

La questione è stata affrontata nelle ultime ore in Commissione sanità della Regione Calabria, dove è stato audito il commissario straordinario dell’Asp Vincenzo La Regina che ha ammesso la frettolosità con cui è stato costruito il documento programmatico a causa dei tempi di scadenza. In riva allo jonio è tutto da rivedere.


Il consigliere regionale Giuseppe Graziano, nel corso dell’incontro, ha chiesto la riapertura degli ospedali di Trebisacce e di Cariati, l’adeguamento delle unità semplici e complesse nel nuovo distretto sanitario dello jonio da poco accorpato (200 mila abitanti). Ha denunciato la grave situazione dell’ospedale di Rossano dopo la realizzazione del reparto Covid: sala operatoria in stand-by, pochi anestesisti, chirurgia ferma e i pronto soccorso in tilt. Il consigliere ha fatto presente al commissario che l’attuale primario di Chirurgia «è stato assegnato per due giorni all’ospedale spoke di Cetrato-Paola, una decisione inaudita». Infine, l’oculistica dello spoke di Corigliano Rossano dipenderà funzionalmente dall’ospedale spoke di Cetraro-Paola.    

 

 

Giornalista
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