La pellicola

Crotone: cancro, veleni e denuncia sociale nel film “Libero di volare” di Fabio Mancuso

VIDEO | Ispirato a una storia vera, racconta di un giovane che si ammala di tumore e che lotta contro l’inquinamento della sua città

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di Francesca Caiazzo
22 dicembre 2021
15:00

Dario è un giovane di Crotone. Un giorno, la sua vita viene stravolta da una diagnosi terribile: si è ammalato di cancro. Non è il solo, purtroppo, in città. Tanti come lui, di ogni età, lottano ogni giorno per la vita contro un male, che potrebbe non lasciare scampo. È la conseguenza delle scorie industriali, che hanno avvelenato un intero territorio, forse. Per questo, Dario non si dà per vinto e continua a lottare per vincere non solo la malattia, ma anche l’indifferenza. È ispirato a una storia vera, Libero di volare, nuovo film del giovane regista Fabio Mancuso, di Isola di Capo Rizzuto. Autoprodotto e girato nel Crotonese, è ora disponibile su Google Play e, a breve, anche su Amazon Prime Video.

Un film di denuncia sociale

Mancuso abbandona la commedia e si dedica alla denuncia sociale: «Vogliamo sensibilizzare i giovani a non commettere più gli errori che sono stati commessi negli ultimi decenni» spiega Mancuso durante la conferenza stampa di presentazione del film. Sbaglia però chi pensa che la pellicola mostri solo il peggio di Crotone: «Nel film abbiamo mostrato anche tutta la bellezza della nostra città, della costa, dell’archeologia» sottolinea il regista.


Vincenzo Carvelli interpreta il protagonista. È lui che, durante il lockdown, ha scritto il soggetto del film: «Mettermi nei panni di Dario mi ha aiutato a guardare da vicino la situazione del nostro territorio e quella delle persone che vivono questo dramma. Il film racchiude più storie in un unico cerchio, con l’obiettivo di lottare per la propria terra». Per Carvelli, crotonese di 27 anni, non è stato difficile raccontare la storia di Dario: «Io stesso nella mia famiglia ho avuto diversi casi di tumore, ho vissuto situazioni che mi hanno portato ad affrontare questo ruolo il maniera spontanea, senza forzature».

Ispirato a una storia vera

Libero di volare è ispirato anche a Tina De Raffele, fondatrice del movimento Crotone ci mette la faccia. Sono anni che, insieme ad altri guerrieri, sfida il cancro e l’indifferenza, tenendo alta l’attenzione sull’emergenza ambientale a Crotone, ricordando, ad esempio, ogni anno, i morti di tumore della città. Nel film si riconosce: «Quando Dario scopre la malattia, va a Capo Colonna e urla. L’ho fatto anche io – ci confida con la voce rotta dall’emozione - per la rabbia e la consapevolezza che quello che stava capitando a me, succedeva anche ad altri giovani di questa città». Il coraggio e la forza di Tina e degli altri guerrieri del movimento, Dario li mostra anche quando fonda l’associazione e inizia una vera e propria battaglia civile. In quelle scene di manifestazioni e protesta, rivive anche il ricordo di chi, purtroppo, ha lottato, ci ha messo la faccia, ma non ce l’ha fatta.

In concorso ai David di Donatello

In Libero di volare, oltre a giovani talenti locali, recitano anche Franco Neri e Daniela Fazzolari. Nel cast anche Rino Rodio e Paolo Marra. Il film è stato pure ammesso ai David di Donatello: «Non ce lo aspettavamo. Ora, se arriveremo nella cinquina non lo so, ne dubito, ma è già una grande soddisfazione essere in concorso» ha dichiarato Mancuso.

Giornalista
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