EccellenzeMichele Affidato, l’orafo della Magna Grecia che con i gioielli e le opere rappresenta la Calabria più autentica

Crotone, città di Pitagora e icona della Magna Grecia, è diventata punto di riferimento anche per l’arte orafa, grazie alla maestria e alla cura per i particolari di Michele Affidato, le cui opere hanno calcato i palchi dei festival del cinema e della canzone più famosi.

La passione di Affidato nasce fin da quando, ancora bambino, amava costruire per i suoi amici gioielli fatti con fili di cuoio o di ferro, e con conchiglie, immaginando di poterlo fare un giorno con vere materie prime.

A 12 anni, spinto dalla passione che diventava sempre più grande, inizia a frequentare un laboratorio durante il quale apprende varie tecniche di lavorazione, che gli permettono qualche anno più tardi di aprire una bottega di arte orafa, all’epoca ancora un piccolo magazzino, a Crotone, la sua città.

Il suo percorso in autonomia inizia dalle riparazioni, grazie alle quali ha potuto acquistare le materie prime per riuscire a realizzare le creazioni che gli hanno portato nel corso degli anni un enorme successo.

Le creazioni di casa Affidato si rifanno allo stile magno greco bizantino, fino ad arrivare alla gioielleria contemporanea, attraverso il racconto di come il gioiello si è trasformato dall’antica Grecia ad oggi. Percorso portato anche nelle scuole, che ha permesso a molti studenti di realizzare alcuni gioielli, motivo di orgoglio per l’artista orafo.

I gioielli di Affidato sono stati presenti ai Nastri d’Argento, dove è orafo ufficiale, al Taormina Film Fest, al Magna Grecia Film Fest, al Siena Festival, tramite la consegna di opere e premi a numerosi attori e attrici di fama internazionale.

Tra i vari prestigiosi incarichi ricevuti, un posto di rilievo occupano quelli da parte di Sanremo, festival per il quale ha realizzato e continua a realizzare premi importanti, tra i quali anche quello della critica dedicato a Mia Martini, portando in questo modo in giro per il mondo non solo la sua arte ma anche la sua appartenenza alla Calabria, della quale continua ad essere orgoglioso.