La procura generale aveva chiesto un anno di reclusione ciascuno per l'ex governatore e l'ex assessore regionale. Ma la Corte d'Appello ha accolto le tesi difensive: la nomina di Alessandra Sarlo era legittima
Quella raccomandazione che le ha assicurato il posto di dirigente regionale le è costato due anni di carcere. Il tribunale di Catanzaro presieduto da Anna Maria Raschellà, ha condannato per corruzione in un atto contrario ai doveri di ufficio Alessandra Sarlo, la moglie del giudice Vincenzo Giglio
Il consigliere regionale è imputato per la nomina della dirigente a capo del dipartimento Controlli. Ieri in udienza si è difeso scaricando su Scopelliti la responsabilità.