Familiari, cittadini, associazioni e amministratori. La comunità del piccolo centro vibonese reagisce dopo l’attentato in cui ha perso la vita Matteo Vinci e scende in piazza per partecipare ad una marcia silenziosa
I periti della scientifica analizzeranno nei loro laboratori i resti della vettura la cui esplosione, il 9 aprile scorso, ha causato la morte del 44enne Matteo Vinci e il ferimento del padre
La città si prepara alla fiaccolata organizzata per le vie del paese. La madre di Matteo Vinci, deceduto nell’attentato si dice certa della responsabilità dei vicini: «Sicura come la morte»
A tre giorni dall’eclatante assassinio del biologo Matteo Vinci, a Limbadi non si è ancora visto nessuno, solo giornalisti provenienti da tutta Italia, mentre la parte “sana” della regione resta a casa
Proseguono serrate le attività infoinvestigative dei carabinieri sull’autobomba che lunedì scorso è esplosa a Limbadi provocando la morte di Matteo Vinci e il ferimento si suo padre
Rosaria Scarpulla, madre della vittima dell’agguato e moglie di Francesco Vinci ricoverato a Palermo, racconta quanto subito dai suoi cari. I Di Grillo-Mancuso si dicono estranei alla vicenda
Francesco Vinci ha provato a tirare fuori Matteo dalle fiamme ma era incastrato alle lamiere e non ce l’ha fatta. Quanto al movente si indaga sui conflitti per i confini di un terreno
Il Coordinamento di Vibo Valentia chiede l’intervento deciso dello Stato e denuncia la solitudine che troppo spesso avvolge chi decide di ribellarsi alla criminalità organizzata
L’attentato lunedì ha provocato la morte di Matteo Vinci e lesioni gravissime al padre Francesco. Questa mattina l’autopsia sul corpo della vittima. I suoi familiari parlano di strage annunciata, i Di Grillo-Mancuso – sui quali vengono indirizzati tutti i sospetti – però si dicono estranei
Era stato arrestato a poche ore dall’attentato per detenzione di fucile e munizionamento. Il legale del 71enne ha ribadito l’estraneità alla vicenda costata la vita a Matteo Vinci
Ai microfoni di LaC News 24 Rosaria Scarpulla racconta il dolore immenso della sua famiglia e la voglia di giustizia. Con lei anche la fidanzata del biologo ucciso: «Stavamo per sposarci»