VIDEO | Secondo gli inquirenti cagionavano il fallimento di società a loro riconducibili e ne costituivano di nuove, «fittiziamente amministrate da soggetti compiacenti» e «utilizzate per riciclare beni di provenienza illecita». Nove in tutto gli indagati
Argomento: AUTORICICLAGGIO
Secondo l’inchiesta dell’ufficio guidato da Nicola Gratteri, Annamaria Mangiola e Maria Saveria e Fortunata Modaffari si sarebbero rivolte alla Trustcom per effettuare una compravendita fittizia e salvare i proventi illeciti da sequestri e misure preventive
Avrebbe distratto e dissipato cospicue risorse, falsificato libri e scritture contabili della società fallita da lui amministrata causando danni ai creditori. In più avrebbe reinvestito i proventi illeciti in beni di lusso
VIDEO | Le somme contenute in conti correnti intestati ad una società. Quest'ultima avrebbe proseguito le attività di commercio in continuità con un ente fallito
Circa 7 milioni di euro il profitto illecito che sarebbe stato incassato indebitamente dalle organizzazioni. Le accuse vanno da associazione a delinquere, truffa e autoriciclaggio
Annullata per entrambi l'ordinanza relativa al reato di autoriciclaggio. Resta invariato invece il capo di imputazione riguardante la bancarotta fraudolenta