Cruciale sarebbe stata la figura del docente crotonese arrestato nell’operazione odierna che, grazie alle sue competenze, avrebbe indirizzato la squadra dei tombaroli. Il principale ricettatore avrebbe accumulato negli anni quasi duemila reperti archeologici esposti nel suo museo privato
Eseguite 12 misure cautelari e 35 perquisizioni nelle province di Crotone, Catanzaro, Reggio e Cosenza. Obiettivo prediletto dei “tombaroli” era il sito archeologico di Capo Colonna
Crotone tra le priorità dell’Assessorato all’ambiente guidato da Antonella Rizzo. Al via il museo virtuale che sostituirà i tradizionali scavi archeologici
Negli scorsi mesi un gruppo di cittadini aveva occupato il cantiere protestando contro la colata di cemento che ricopriva i resti di un antico Foro Romano