Argomento: COCAINA - Pagina 9

Ricostruita l’organizzazione dedita all’importazione di cocaina dal Sudamerica, collegata al clan Gallace di Guardavalle

Si tratta di Mario Sollazzo e di Roberto Presta. Quest'ultimo è cugino di Francesco Presta, ritenuto elemento di spicco della cosca cosentina dei Lanzino

Alla vista degli agenti impegnati nei controlli, i ragazzi, tutti residenti a Messina, avrebbero cercato di disfarsi della sostanza gettandola

In manette un 54enne di Catania e un 60enne di Napoli, entrambi pregiudicati. A seguito di controlli, inoltre, notificati due decreti di espulsione

Lo stupefacente, nascosto in un container proveniente dal Brasile e diretto in Iraq, avrebbe fruttato circa cinque milioni di euro

Le sostanze sono state rinvenute occultate sotto una catasta di legna: circa 20 grammi di cocaina, suddivisa in tre involucri e un grammo di eroina

Si è conclusa oggi la vasta attività della Finanza, coordinata dalla Dda di Reggio, contro il sodalizio composto dalle famiglie Bellocco di Rosarno, Mole’ - Piromalli di Gioia Tauro, Avignone di Taurianova ai Paviglianiti. 19 gli arresti e 300 chili la droga sequestrata

La polizia ha intercettato il veicolo arrestando gli occupanti, due fratelli di 27 e 24 anni

La perquisizione è stata estesa all'abitazione della donna dove è stata rinvenuta anche dell'eroina ed un bilancino di precisione

Coinvolti soggetti vicino ai Bellocco di Rosarno, ai Molè - Piromalli di Gioia Tauro e ai Paviglianiti del versante jonico reggino. Dai finanziatori ai mediatori: identificate complessivamente 32 persone, ognuno con un ruolo ben preciso

L’organizzazione sarebbe stata guidata da Riccardo Del Vivo, che, secondo quanto emerso, era al soldo delle cosche di Reggio Calabria, dalle quali riceveva 20mila euro al mese per avere a disposizione l'organizzazione nel porto di Livorno quando era in arrivo una grossa partita di cocaina. Tra gli arrestati anche un vibonese

Sgominata organizzazione criminale ramificata anche nella provincia di Vibo Valentia. Colpite pure le province di Prato, Pistoia, Firenze e Livorno

L’ operazione è stata denominata “Dead Dog” e si riferisce all'espressione utilizzata “muriu u cani”, per commentare un evento negativo per il gruppo criminale

Lo stupefacente, occultato in un container che trasportava interiora di bovino, se immesso sul mercato avrebbe fruttato circa 80 milioni di euro