Angela De Feo, candidata alle elezioni regionali nel 2005, avrebbe avvicinato esponenti della cosca di ‘ndrangheta attiva a Lamezia Terme affinché le procurassero voti a fronte di una rilevante somma di denaro
Ad attribuirle Vincenzo Giampà detto il “Camacio”. E' quanto emerge dall'inchiesta “Nuove leve” che stamani ha portato all'ordinanza di custodia cautelare a carico di dodici persone
Considerati “nuove leve” della nota famiglia di ‘ndrangheta, si sarebbero adoperati per rinsaldarne le fila successivamente alle diverse operazioni di Polizia condotte negli anni scorsi
Coinvolto in diverse operazioni, il destinatario del provvedimento è stato condannato a quattro anni di reclusione nel processo “Perseo”. Tra i beni sequestrati unità immobiliari e quote societarie
Tace per pochi mesi la ‘ndrangheta ma poi, puntuale, ricompare e marca il territorio. Succede così che in poco meno di quattro giorni ci siano stati ben tre atti intimidatori
Lo scambio di armi coi Giampà, i contrasti con il clan Iannazzo, i lavori sull'A3 e gli incontri a Serra San Bruno con i lametini “mediati” dal clan Bonavota
Per la Dda il delitto venne deciso e programmato dai vertici della ‘ndrangheta lametina, all’epoca composta da una sola cosca che riuniva le famiglie Giampà, Cerra e Torcasio
La Polizia di Stato ha effettuato arresti e controlli a Lamezia Terme, nel Vibonese e nel Nord Italia. Una associazione per delinquere finalizzata anche alla commissione di una serie indeterminata di delitti
Considerato uno dei killer della cosca Giampà, la notizia del pentimento di Domenico Giampà è arrivata nel corso dell’udienza odierna quando il neo collaboratore in videoconferenza ha rilasciato le sue prime dichiarazioni
Pasquale Giampà, detenuto al regime del carcere duro, è considerato esponente di primo piano della cosca. La sua collaborazione potrebbe aprire nuovi scenari