Il Cav prova a gestire la crisi di partito sulle scelte elettorali al Sud e ribadisce che il candidato in Calabria spetta a Fi. Nel frattempo però si spostano gli equilibri interni con Ghedini, Gelmini e Bernini che cominciano a caldeggiare il nome di Sergio Abramo
VIDEO | A fare la scoperta al liceo scientifico di Soriano è stata una collaboratrice scolastica che stamattina all’apertura dell’edificio ha trovato cattedre e banchi divelti, porte scardinate e muri imbrattati
Da Roma si prova a tenere unito il partito. E così nella giornata che ha visto i big di Forza Italia concentrarsi a Reggio Calabria per l’iniziativa sulla Città Metropolitana organizzata da Alessandro Nicolò, si è deciso di dare un colpo al cerchio ed uno alla botte. Sia l’intervento telefonico di Silvio Berlusconi che quello dal vivo del responsabile nazionale dei Club Marcello Fiori, seppur di tenore diverso, hanno avuto il medesimo obiettivo: stemperare i toni della polemica scoppiata a Cosenza con la fine della sindacatura Occhiuto e la rottura con i Morrone.
Il presidente del gruppo di Forza Italia chiede al governo regionale e nazionale immediati chiarimenti sui decreti attuativi sulla riforma della portualità italiana. Decreti che prevedono il passaggio della portualità di Gioia sotto quella di Messina.
La sensazione è quella di aver superato il punto di non ritorno. Dopo il clamoroso scontro interno a Forza Italia consumatosi per l’ennesima volta a mezzo stampa tra sabato e domenica, è calato il silenzio.
Stavolta si è dovuto scomodare il Cavaliere in persona per togliere le castagne dal fuoco a Jole Santelli. Dopo la dura presa di posizione dei consiglieri regionali Alessandro Nicolò, Ennio Morrone, Nazzareno Salerno e Giuseppe Graziano che avevano chiesto le dimissioni della coordinatrice regionale, è stata una domenica di autentica passione per gli azzurri.