In Forza Italia si prova a stemperare i toni dopo il 'caso Cosenza'

Da Roma si prova a tenere unito il partito. E così nella giornata che ha visto i big di Forza Italia concentrarsi a Reggio Calabria per l’iniziativa sulla Città Metropolitana organizzata da Alessandro Nicolò, si è deciso di dare un colpo al cerchio ed uno alla botte. Sia l’intervento telefonico di Silvio Berlusconi che quello dal vivo del responsabile nazionale dei Club Marcello Fiori, seppur di tenore diverso, hanno avuto il medesimo obiettivo: stemperare i toni della polemica scoppiata a Cosenza con la fine della sindacatura Occhiuto e la rottura con i Morrone.
di Riccardo Tripepi
14 febbraio 2016
10:44

Il Cavaliere, addirittura, ha perfino dimenticato di essere stato invitato a discutere di un tema nevralgico come quello dell’istituzione della Città Metropolitana e si è subito concentrato sul tema cosentino, addirittura pensando di intervenire ad un’iniziativa nel capoluogo bruzio. Il che dimostra sia l’attenzione che la politica nazionale riserva alla Calabria, sia che l’età probabilmente non aiuta la lucidità dell’anziano leader. In ogni caso il tenore delle dichiarazioni di Berlusconi è stato chiaro: sostegno pieno alla coordinatrice Jole Santelli e impegno massimo in vista delle elezioni amministrative di Cosenza e Crotone. Il Cavaliere ha addirittura annunciato una sua imminente visita in Calabria proprio per sostenere la corsa di Mario Occhiuto. Musica per le orecchie della coordinatrice regionale che ha ricevuto una nuova iniezione di fiducia, proprio mentre si era alzato un nuovo coro di dissidenti che le avevano chiesto le dimissioni. Tra questi anche Nazzareno Salerno che, presente all’auditorium Calipari di palazzo Campanella, ha dovuto abbozzare.


E’ toccato a Fiori, da dietro le quinte, dare fiducia all’altra corrente. Fiori ha detto chiaramente che “i cartellini rossi” non servono al partito, riferendosi ai provvedimenti annunciati da Fontana nei confronti di Ennio e Luca Morrone. Un ulteriore elemento che potrebbe far pensare ad un rallentamento della procedura nei confronti di Ennio, consigliere regionale e presidente della Commissione di Vigilanza del Consiglio regionale, in considerazione che il figlio Luca aveva risolto il problema prima del provvedimento di Fontana, lasciando il partito. Ennio, invece, si è detto pronto alla battaglia tanto che ha annunciato ricorsi al Tar se davvero gli dovesse essere notificato un atto che al momento è apparso soltanto sugli organi di stampa.



Tuttavia la pacificazione nel partito non è mai stata lontana come in questo momento e la sensazione è che le truppe saranno costrette ad una tregua armata fino alle elezioni amministrative. Con tutti i rischi che ciò comporta, compreso quello altissimo che a Cosenza pezzi importanti del partito si sfilino definitivamente dalla corsa di Occhiuto. Il risultato nel capoluogo bruzio, però, sarà fondamentale. Una vittoria cementerebbe la leadership della Santelli, mentre con una sconfitta sarebbe davvero assai arduo pensare di poter mantenere il coordinamento.



Riccardo Tripepi

Giornalista
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