Nell'operazione della Dda di Reggio Calabria scattata a settembre 2021 coinvolti anche diversi cosentini. I grossi quantitativi di stupefacente importati e smerciati e poi il sistema di comunicazione con l’utilizzo di sim tedesche. Ecco i dettagli
Argomento: OPERAZIONE CRYPTO
Il gup di Reggio Calabria ha riconosciuto la bontà dell'impianto accusatorio della Dda che ha ricostruito i rapporti tra il gruppo Certo-Cacciola-Pronestì di Rosarno con sodalizi siciliani, torinesi e cosentini
Regge l'impianto accusatorio della Dda coordinata da Giovanni Bombardieri contro la presunta associazione dedita al narcotraffico con ramificazioni in Sicilia e in provincia di Cosenza
NOMI | Sono state avanzate dalla Dda di Reggio Calabria contro oltre cinquanta imputati, accusati di far parte di un'associazione a delinquere dedita al narcotraffico
Al centro, le presunte attività illecite del clan Cacciola-Certo-Pronestì che avrebbe esteso il traffico di sostanze stupefacenti dalla Calabria all'estero
Si tratta dell’inchiesta sul traffico di droga dal Reggino al Cosentino. Le indagini sono state condotte dalla Guardia di Finanza (ASCOLTA L'AUDIO)
L'operazione antimafia consentì di sgominare una consorteria criminale composta da elementi di vertice delle cosche Molé-Piromalli di Gioia Tauro e Pesce-Bellocco di Rosarno
Tutti sono accusati, a vario titolo, di traffico internazionale di droga. Roberto Porcaro ha rilasciato dichiarazioni spontanee dichiarandosi estraneo ai fatti
In totale sono 57 gli indagati raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare. Tra questi Cacciola, Pronestì, Suriano e Porcaro
I due usavano nomignoli che richiamavano a Bernardo Provenzano e Totò Riina. In una delle intercettazioni contrattavano il prezzo di una partita di droga
Dalle intercettazioni emergono nuovi particolari sull'inchiesta della Dda di Reggio Calabria. Parlando insieme ad un altro indagato, Antonio Stelitano svela il sistema di trasporto dello stupefacente in partenza dalla Germania
I dettagli del modus operandi contenuti in una intercettazione. Lo stupefacente veniva riposto in borsoni da una squadra complice dei narcotrafficanti che pretendeva il 20-25% del carico
Dalle carte dell'inchiesta emerge il sodalizio con i clan di Rosarno, ma il gruppo bruzio era riuscito a crearsi una sua rete di approvvigionamento. Tra i sequestri quello di un carico di stupefacenti arrivato dalla Spagna a Spezzano Albanese nascosto tra le cipolle
VIDEO | Sono 43 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 14 i soggetti finiti ai domiciliari nell'ambito dell'operazione “Crypto” condotta questa mattina dalla Guardia di finanza