Il pentito Mario Chindemi traccia gli organigrammi criminali dei gruppi che si contendono il potere. La sua decisione di collaborare dopo l’uccisione per errore di Fortunata Fortugno svela i nuovi equilibri del potere mafioso a Reggio Calabria
Il pentito Carmine Pablo Minerva racconta ai magistrati della Dda le dinamiche di quello che sembra un gran bazar. «Ogni cosca gestisce le palazzine del quartiere di sua competenza»
Le confessioni di Roberto Porcaro aggiornano anche le conoscenze degli investigatori in tema di simbolismi e liturgie seguite dai clan per promuovere i loro affiliati
Secondo i magistrati amministrativi, non è stata verificata l'attendibilità delle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia, sotto processo per omicidio anche in virtù delle investigazioni svolte dal militare, in forza al comando provinciale di Cosenza
Attraverso i verbali dei collaboratori di giustizia, la Dda di Catanzaro ricostruisce fatti e circostanze del delitto commesso a Cosenza il 18 novembre 1981. A sparare fu Aldo Acri, reo confesso di dieci omicidi, collaboratore di giustizia dal 1996
Sono sempre più frequenti gli atti intimidatori riferiti dai collaboratori di giustizia. L'ultimo episodio sarebbe avvenuto ai danni di Giuseppe Liperoti, che ha riferito di aver ricevuto una lettera di minacce nella località protetta in cui si trova
I due collaboratori di giustizia hanno identificato gli esecutori materiali dei danneggiamenti all’automobile del brigadiere dei carabinieri Vincenzo Bevacqua
La ricostruzione dei fatti del procuratore alla trasmissione i “Fatti in diretta”: «Le fondamenta dell’inchiesta “Mammasantissima” affondano nel passato e soprattutto nell’operazione “Olimpia”»
Per riuscire a scalfire il “sistema ‘ndrangheta” la decisione di collaborare con la giustizia ha una doppia valenza dal valore biblico: pentimento uguale salvezza. Chi vuole ancora marcare galera a vita?
Natale Trimboli era un esponente di primo piano, aveva il ruolo di santista della locale di Volpiano. I dettagli dell’operazione che ha portato all’arresto del latitante
Lo Stato ha deciso di non rinnovare il programma di protezione per il collaboratore di giustizia Bonaventura, per via delle tante 'interviste non autorizzate, e per aver rifiutato una località protetta.