
Da Nemea a Maestrale-Cartagho, passando per Petrolmafie fino Imponimento tra le inchieste del magistrato nominato a capo della Procura di Napoli. Ecco chi potrebbe prendere il suo posto a Catanzaro
Da Nemea a Maestrale-Cartagho, passando per Petrolmafie fino Imponimento tra le inchieste del magistrato nominato a capo della Procura di Napoli. Ecco chi potrebbe prendere il suo posto a Catanzaro
La monumentale inchiesta sulla criminalità organizzata nel Vibonese è solo una delle operazioni investigative del magistrato di Gerace che andrà a guidare la Procura di Napoli. Le sue indagini hanno sondato tutti i territori calabresi
«È l’accusa più infamante che possa esistere». Le parole dell’ex parlamentare ed imputato eccellente al maxiprocesso stamattina davanti al Tribunale collegiale di Vibo Valentia, a seguire l'arringa dell'avvocato
L’avvocato Contestabile apre la sua discussione sull’ex parlamentare e punta sulle crepe nel narrato dei pentiti. Stamani in aula anche i penalisti Rotundo, Barillaro, Miceli, Spigarelli, Marchese e Greco
Si tratta di Vittorio Tedeschi accusato di concorso in tentata estorsione aggravata dalle finalità mafiose per il quale il procuratore Gratteri ha chiesto la condanna a 5 anni e 4 mesi
Terminata la requisitoria del pm della Procura distrettuale antimafia di Catanzaro, Annamaria Frustaci. In primo grado si erano registrate pene fino ai 20 anni per 70 imputati e 19 assoluzioni
Il Tar dà ragione al medico un tempo organico alle cosche di Rosarno e Gioia Tauro, si conclude il braccio di ferro con il ministero dell’Interno
VIDEO | Pronunciate le richieste di pena, iniziano le arringhe dei difensori. Primo intervento quello del penalista Paride Scinica. Sottolineata la celerità con cui il procedimento sia avvia alle sentenze
Oltre 4mila anni di reclusione: pene severe quelle invocate dalla pubblica accusa alla chiusura di una requisitoria durata ben tre settimane. Il pool di Gratteri: «Colpevoli boss, soldati e politici»
FOTO | Anche il procuratore Gratteri atteso in aula al fianco dei pm De Bernardo, Frustaci e Mancuso. Sono 343 gli imputati per i quali viene conclusa la requisitoria. Le arringhe dei difensori prenderanno avvio già domani
VIDEO | Oggi nell’aula bunker di Lamezia il pool di magistrati guidato da Nicola Gratteri traccerà i contorni definitivi del quadro accusatorio nei confronti di centinaia di imputati. Il 7 giugno le richieste di pena. Nelle settimane successive la parola passerà alle difese
Il pm Mancuso: «Le persone passano, le idee restano. Noi dobbiamo dare corpo e sostanza a tutto questo». Quindi la prosecuzione delle conclusioni sui fratelli Artusa, i re dell’abbigliamento griffato caduti in disgrazia e – per la Procura – aiutati dalla mafia a riprendersi i loro beni
Torna in aula il pm Antonio De Bernardo: i profili degli associati, dall’anziano Domenico Camillò alle giovani leve. Schiaccianti le dichiarazioni dei pentiti, alcuni dei quali intranei al presunto gruppo criminale
«Nessuno parli di millanterie degli imputati», avverte il magistrato che scansiona le vicende che riguardano l’imprenditore gioiese Rocco Delfino ed i presunti favori di Giancarlo Pittelli: «Cercavano di arrivare perfino al Consiglio di Stato» (ASCOLTA L'AUDIO)
Nell’aula bunker di Lamezia Terme il pubblico ministero Andrea Mancuso continua ad esplorare le contestazioni a carico degli imputati: dagli interessi di Razionale ai reati-fine. Non luogo a procedere per l’imprenditore Domenico Naso e l’autodifesa di Domenico Lo Bianco: «Mai commesso illeciti» (ASCOLTA L'AUDIO)