La piattaforma da cui dipende ogni aspetto gestionale del settore, il Sec-Sisr, è ancora in panne. Per correre ai ripari si adottano soluzioni tampone che presentano rischi di intrusione. Intanto l’Advisor che controlla i conti strappa una nuova commessa per fare ciò che già dovrebbe essere a regime da anni (ASCOLTA L'AUDIO)
Argomento: SISR
Quella che era “normale” inefficienza si sta trasformando in una vera e propria emergenza. Bloccato il Sec-Sisr da cui dipende ogni cosa, dalle Pec ai ricoveri, dalle buste paga alla farmacia. Particolarmente critica la situazione a Cosenza (ASCOLTA L'AUDIO)
Nell’ultimo verbale del Tavolo Adduce, l’organismo interministeriale che vigila sul piano di rientro dal debito, si definisce la struttura commissariale inadempiente in merito alle inefficienze dell’infrastruttura informatica che dovrebbe uniformare e gestire tutto settore sanitario
La nota del subcommissario uscente Michele Ametta che il 4 novembre scorso sollecitava il Dipartimento di presidenza della Regione (Agenda digitale) a darsi una mossa: «Servono soluzioni celeri» (ASCOLTA L'AUDIO)
I mancati pagamenti alla società che fornisce il software per gestire le prestazioni domiciliari e residenziali ha determinato il blocco. L’allarme di Longo prima di andare via: «Livelli essenziali di assistenza non quantificabili»
Ennesima spesa per sopperire alle mancanze del sistema informativo sanitario regionale. Dopo quasi 40 milioni di euro in 8 anni il Sisr è ancora pieno di buchi (ASCOLTA L'AUDIO)
Tra le innumerevoli inefficienze che meritano la prioritaria attenzione del nuovo commissario Guido Longo c’è il non funzionamento del sistema informativo integrato. Costato 36 milioni di euro in 7 anni ancora non è a regime. L’emergenza Covid e la mancanza di dati attendibili hanno reso la Calabria sorvegliata speciale (ASCOLTA L'AUDIO)
Il Sistema informativo sanitario regionale (Sec-Sisr) che dovrebbe governare la spesa e le prestazioni erogate dalle aziende sanitarie e ospedaliere ancora non funziona. I dati non vengono trasmessi al ministero che boccia la Calabria per inadempienza
Dopo due appalti regionali da 36 milioni di euro per la creazione del sistema informativo unico, Asp e ospedali sono ancora costretti a spendere di tasca propria: gli ultimi casi a Cosenza e Catanzaro. Al vertice c’è Fortunato Varone, che guida il dipartimento Agenda digitale della Regione. Alla vigilia di Natale dello scorso anno ha distribuito 360mila euro di premialità nonostante le falle del Sisr
L’azienda sanitaria deve acquistare un software esterno per gestire il magazzino di dispositivi e farmaci. Un “lavoro” che dovrebbe fare il sistema informativo regionale che però non è a regime
La Kpmg advisory è tra le aziende che si dividono il contratto da 22 milioni di euro per l’informatizzazione del settore e la creazione di un sistema unico su scala regionale. Da una parte certifica il disavanzo e dall’altra incassa la sua fetta per una organicità informatica che ancora non si è realizzata, nonostante 7 anni e 35 milioni di euro già spesi per due differenti appalti
Dopo un mese dall’uscita del nostro articolo sui problemi che costringono le Asp a nuovi esborsi per procedere agli adempimenti contabili, la Data processing Spa precisa: «Impossibilità tecnica di elaborare di dati gestiti e posseduti da altra società»
La piattaforma tecnologica che deve armonizzare i sistemi contabili delle aziende sanitarie calabresi sarebbe dovuta andare a regime un anno fa. Senza è impossibile calcolare le buste paga e procedere agli adempimenti fiscali, con il rischio di multe salatissime. Ecco perché continuano gli esborsi di Asp e ospedali. Il caso di Cosenza