Tirreno cosentino

Dopo due mesi le acque del fiume Deuda sono ancora grigie e fangose, ma nessuno chiarisce perché

VIDEO | Al Comune di Paola giace una richiesta del capogruppo di minoranza Vilardi, che oggi torna a chiedere un intervento: «Se malauguratamente dovesse essere una cosa negativa è passato troppo tempo»

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di Francesco Frangella
22 ottobre 2023
07:30

Tracciato naturale che marca il confine tra le realtà costiere di Paola e San Lucido, il fiume Deuda - dal quale prende il nome la frazione meridionale della città del Santo - continua a mostrarsi diverso dal solito, colorato di un grigio leggermente più scarico rispetto all’ultima occasione nel corso della quale è stato possibile documentarne il flusso, ma pur sempre anomalo se paragonato alla cristallinità abituale delle sue acque.

Un fenomeno giunto ormai al terzo mese, per il quale - da oltre due settimane - giaceva già una richiesta di chiarimenti protocollata in Comune dal capogruppo di minoranza Renato Vilardi, rappresentante della forza nota come “La migliore Calabria”, passato tra le file dell’opposizione a seguito di malumori sorti con l’amministrazione Politano, riguardo la posizione assunta dalla maggioranza sull’eventuale trasferimento di reparti dall’ospedale San Francesco di Paola al nosocomio Iannelli di Cetraro.


Senza spirito polemico, l’ex componente di uno dei gruppi di maggior supporto per l’attuale sindaco, nella giornata del 2 ottobre (a seguito del servizio trasmesso da LaCnews 24) ha protocollato una richiesta di chiarimenti, rimasta però inevasa dagli amministratori cui il consigliere Vilardi, con insistenza, si è nuovamente rivolto per sollecitare un intervento.

Malgrado le varie ipotesi circolate sinora, tra le quali quella inerente la possibile fuoriuscita di una sorgente di carattere sulfureo, allo stato attuale non esiste una stima scientifica capace di dare un senso al fenomeno, che continua a manifestarsi nella colorazione di acque che, la dove passano, lasciano un sedimento limaccioso che infine sbocca a mare, dove in estate migliaia di bagnanti hanno trovato il posto ideale per trascorrere le loro vacanze.

«Se malauguratamente - ha detto Vilardi - dovesse essere una cosa negativa (la colorazione grigia delle acque e il deposito del sedimento limaccioso, ndr), è passato troppo tempo. Ci dovevamo muovere prima, dato che il fenomeno è stato registrato da almeno due mesi. Per me, sapere di cosa si tratta e si è trattato, è una cosa molto importante».

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