Parchi eolici in Calabria, Sinistra Italiana: «Sì alle rinnovabili, ma si avvii prima un confronto tra istituzioni ed esperti»
Gli esponenti della segreteria regionale Funaro e Tallarico: «Abbiamo bisogno di capire quale sviluppo energetico si vuole favorire nel nostro territorio e che paesaggio si vuole proporre. Imprescindibile il coinvolgimento delle comunità locali»
Sinistra Italiana interviene nella vicenda dei nuovi parchi eolici in Calabria, dove emerge, scrivono in una nota gli esponenti della segreteria regionale Maria Pia Funaro e Francesco Tallarico «una frattura netta fra chi decide e chi, successivamente, è costretto ad accettare. La democrazia partecipativa diviene troppo spesso un vulnus, anziché uno strumento funzionale alla guida dei processi di sviluppo e di crescita per il territorio».
«Si sta registrando, nell’ultimo periodo, una accelerazione sulle rinnovabili, quale fonte su cui puntare per rendere il nostro sistema energetico libero da carbone, petrolio e gas, causa dei cambiamenti climatici – proseguono –. Ma è evidente che il tema è come integrarle al meglio nel paesaggio, in particolare in un Paese, come l’Italia, ricco di risorse culturali e ambientali».
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«Su scala nazionale, il territorio calabrese, con 440 impianti eolici, di cui il 70% è nelle province di Crotone e Catanzaro, contribuisce per il 7% alla produzione di energie rinnovabili (il 10% in termini di potenza installata) e di fatto potrebbe raggiungere l’autosufficienza energetica: produce più energia di quella che consuma, ma non riceve alcuna compensazione per ridurre i costi energetici dei cittadini – affermano ancora Funaro e Tallarico –. La questione dei parchi eolici in Calabria è, tuttavia, un argomento controverso. È necessario gestirlo tenendo in considerazione l’ambiente e le ricadute sull’industria del turismo».
«Sinistra Italiana, pur condividendo lo sviluppo delle energie rinnovabili, ritiene fondamentale sollecitare un percorso di confronto tra le figure istituzionali e tutti gli stakeholders, al fine di ottenere una valutazione oggettiva sui parchi eolici che dovrebbero sorgere nel territorio calabrese, ricadenti in prossimità del Parco Nazionale della Sila e lungo la costa Jonica – Golfo di Squillace», si legge ancora nella nota.
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«Tenuto conto, tra l’altro, dell’aumento delle richieste di concessioni per nuove strutture (con 157 progetti in corso di valutazione e 12 già approvati), abbiamo bisogno di capire quale sviluppo energetico si vuole favorire in Calabria e che paesaggio si vuole proporre», aggiungono gli esponenti di Si.
«Chiediamo, dunque, al presidente della Giunta regionale – concludono – di avviare degli incontri alla presenza di rappresentanti istituzionali e di esperti del settore, in maniera da confrontarsi sulle specifiche tematiche. Il paesaggio è un bene prezioso e va custodito. Si vuole, di certo, continuare a scommettere su un modello di generazione energetica pulito, ma è necessario puntare su una pianificazione accurata per mitigare l’impatto ambientale, valorizzare i territori e le risorse presenti ed è imprescindibile, per farlo, il coinvolgimento delle comunità locali».