Gratteri a Napoli con la Calabria nel cuore, Princi “la preside” non ascolta studenti e docenti: ecco il borsino

Il Procuratore si è insediato a Napoli, ma porta la Calabria nel cuore. I tanti colleghi di Catanzaro e gli amici che lo hanno accompagnato alla cerimonia sotto il Vesuvio testimoniano un grande lavoro, con buona pace degli avvelenatori di pozzi. «Io per tanti anni ho mangiato pane e veleno», ha detto Nicola. Sì, ma ora la Calabria bella e vera ha assunto l’antidoto e non torna indietro.

Ha trasformato la sua battaglia contro il cancro in una lotta per i diritti di tutti. La giovane di San Marco Argentano ha smosso il mondo trovando la piena disponibilità di Occhiuto, ed è riuscita far rinascere l’ospedale del suo paese e costruire un centro di prevenzione oncologica. Se non trovate la battuta è perché non stiamo scherzando: non è fantascienza, è successo davvero in Calabria.

C’è anche una giovane calabrese tra i migliori studenti d’Italia. Ha 18 anni, frequenta il liceo scientifico "E. Fermi" di Cosenza e studierà Medicina e Chirurgia all’Umg di Catanzaro. Insomma, la nostra Calabria riesce ancora a produrre tanti bei cervelli e a conservarli per qualche anno, giusto il tempo di far capire loro quanto sia sottile la linea tra bei cervelli e cervelli in fuga.

La vicepresidente della Giunta regionale smentisce che l’emendamento che estende al Sud la deroga al minimo di alunni abbia a che vedere con il dimensionamento scolastico. Formalmente ha ragione, ma in generale si comporta come una preside che si rifiuta di sentire le proteste di studenti e professori. Giusi, a differenza che a scuola, in politica le pagelle le danno i cittadini.

Da compagno della Meloni aveva tutto. Poi una serie di gaffe imbarazzanti, fino ai fuorionda di Striscia la notizia con commenti ammiccanti alla collega conditi da frasi tipo: “Posso toccarmi il pacco?”. Giorgia gli ha dato il benservito, lui è stato sospeso dalla conduzione del suo programma con il dubbio che il “pacco”, invece di toccarselo, gli sia stato rifilato.

Il gruppo consiliare di Cosenza “Riformisti per un nuovo polo” non è durato neanche 24 ore. La Savastano e la collega Bresciani hanno ricevuto l’invito a chiudere dal segretario di Azione, Lefosse: nessun militante può aderire a gruppi che non siano quelli del movimento. Quantomeno resta l’impresa: le alleanze di Calenda durano al solito qualche minuto, 24 ore sono un record