Up e Down

Su Algieri e Oncomed, scendono Macrì e Battistini: ecco il borsino della settimana

Il presidente della Camera di Commercio di Cosenza sale assieme all'associazione presieduta da Francesca Caruso e al vicepresidente di Uber Tony West. Vanno giù il sindaco di Tropea, il senatore leghista Sasso e il commissario dell'Asp di Vibo

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di Redazione Attualità
28 aprile 2024
15:04
Borsino
Borsino

Klaus Algieri
 
Presidente Camera Commercio Cosenza
Il luogo comune vuole che la Calabria non sia dotata di una classe dirigente all’altezza della complessa sfida dello sviluppo. Algieri, invece, è la dimostrazione del contrario. Ha fatto della Camera di commercio un modello di governance che viene studiato anche in Bocconi. Imprenditore da più generazioni si è fatto apprezzare nel panorama nazionale assumendo anche la vicepresidenza di Unioncamere. L’ultima soddisfazione pochi giorni fa quando è stato confermato nel Cda di Promos Italia. La new wave dei manager calabresi.
Oncomed
 
Associazione
L'associazione presieduta da Francesca Caruso offre assistenza e supporto a chi lotta contro il cancro. Una realtà che mostra che in Calabria le eccellenze esistono e possono contribuire ad arginare l'emigrazione sanitaria. L’associazione di volontari sta mettendo in cantiere una serie di progetti rivolti sopratutto a chi non ha la disponibilità economica per affrontare le adeguate cure. Un numero di persone che in Calabria, purtroppo, è in costante aumento. In quest’ottica è nata la banca della parrucca e presto si aprirà una sezione junior dell’associazione. Ma la Caruso e i suoi volontari non sono supereroi e hanno bisogno della solidarietà di tutti.
Tony West
 
Uber
Ancora una volta la Calabria fa scuola con un accordo con la compagnia privata che offre servizi con autista. Sono circa 300 le nuove licenze di Ncc che la Regione intende rilasciare per migliorare il trasporto locale a servizio del turismo. Sul punto Occhiuto ha pervicacemente combattuto, anche in sede legale con due diverse leggi e un ricorso contro il Governo dinanzi la Corte costituzionale. Che alla fine ha dato ragione ai nostri legislatori regionali, creando un precedente che vale in tutto il Paese dove il rilascio delle licenze è bloccato da anni.
Giovanni Macrì
 
Sindaco di Tropea
Il sindaco di Tropea si è visto sciogliere per infiltrazioni mafiose il suo consiglio comunale. Un fatto di una certa gravità se si considera come il nome della cittadina sia indissolubilmente legato alla Calabria. Ci si sarebbe aspettati quindi un ampio dibattito sull’impatto di un episodio del genere su quella che è riconosciuta come la capitale del turismo calabrese, soprattutto dopo i tanti finanziamenti che la Regione ha dato a Tropea. Invece lo scioglimento è avvenuto nel più totale silenzio da tutte le parti politiche. Quasi come se fosse un episodio irrilevante. Macrì quindi si è trovato ancora più solo nel difendere, a torto o a ragione si vedrà, l’onorabilità della sua cittadina. Politica troppo distratta.
Rossano Sasso
 
Senatore
Il senatore leccese arriva dalla Puglia per cercare di mettere ordine in una Lega calabrese completamente balcanizzata. Non sarà facile visto che il partito calabrese vede i continui commissariamenti come una mortificazione della classe dirigente locale. Filippo Mancuso ha posto con forza la questione chiedendo l’autodeterminazione dei leghisti calabresi, subito dopo le Europee. Scenderà in campo proprio con questo obiettivo per dimostrare a Salvini che la Calabria ha i numeri per contrastare il ritorno di Forza Italia. Ma gratis i leghisti calabresi non sono più disposti a fare nulla e il doppio commissariamento è davvero la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Antonio Battistini
 
Asp Vibo
In Calabria, come nel resto d’Italia, la carenza di personale sanitario è ormai qualcosa di cronicizzato. L’Asp di Vibo Valentia, però, ha pensato bene di produrre un bando lampo. Cinque giorni di tempo, con in mezzo la festività del 25 aprile, per presentare la domanda che mira a reclutare 24 fra infermieri e Oss. Non solo ma l’azienda “mette in palio” un contratto a tempo determinato per soli 36 mesi. Ammesso quindi che gli interessati siano velocissimi nel presentare domanda, ma come si può attirare lavoratori con un contratto di due anni quando gli ospedali di tutta Italia si litigano le poche professionalità che sono a disposizione in campo sanitario?.

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