Su la calabrese in finale a The Voice Kids e il presidente del Catanzaro Noto, giù Lo Schiavo e De Salazar: il borsino

La quattordicenne di Montalto Uffugo, in provincia di Cosenza, conquista tutti nel talent “The voice kids” presentato da Antonella Clerici. La sua interpretazione di “Right to be wrong” di Joss Stone, ha incantato un’altra calabrese, Loredana Bertè che le ha dato il pass direttamente per la finale. Appuntamento al 22 dicembre, dove sarà il pubblico a scegliere il vincitore del programma. La musica sta cambiando.

L’ex magistrato della Dda, eletto in Calabria nelle file del M5s, è il Paperon dei Paperoni dei parlamentari calabresi. Il suo imponibile per il 2023 è di 210mila euro (nel 2022 era di 187mila euro). Sei i fabbricati di proprietà, un terreno agricolo in comproprietà. Nella speciale classifica calabrese l’ex magistrato supera Mario Occhiuto, primatista in partecipazioni tra società e fondazioni, e Tilde Minasi. Reddito a 5 stelle.

L’imprenditore catanzarese dimostra di saperci fare non solo nella grande distribuzione, ma anche nel calcio. Il suo Catanzaro è la matricola terribile di questa serie B, grazie ad un organico ben collaudato che si conosce a memoria. Umiliati i cugini rossoblù nel derby, le Aquile veleggiano nei primi posti in classifica e il ritorno in serie A per tanti è qualcosa più di un sogno.

Si è messo sulle spalle un compito titanico ovvero quello di costruire il campo largo per le amministrative a Vibo.  Più facile ottenere ragione dalla suocera. Infatti il tavolo del centrosinistra è rimasto virtuale con fughe in avanti, candidature lanciate nel mucchio per bruciarle, accordi scritti sulla sabbia. Lui non demorde e continua a chiedere azzeramento e ripartenza. Qualcuno lo avvisi che le elezioni sono dietro l’angolo.

A pochi mesi dalla nomina commissario straordinario del costituendo Consorzio unico di Bonifica ha deciso di rassegnare le sue dimissioni mentre la riforma fortemente voluta da Occhiuto stenta a decollare e gli operai di Cosenza non riescono ad avere, da mesi,  gli stipendi. Evidentemente il percorso si è dimostrato più irto di ostacoli del previsto e lui ha deciso di gettare la spugna. Le riforme sono facili a dirsi, ma farle è faccenda molto più complicata

Il manager dell’azienda ospedaliera di Cosenza, nonché commissario di Azienda zero, vive un periodo nero. All’Annunziata i conti non tornano, tanto che si è dovuto redigere un piano di rientro. Il nuovo Pronto soccorso, più volte annunciato, non si è visto e la produzione è bruscamente calata. Ora la notizia dell’indagine di Roma in cui è coinvolto per aver firmato resoconti di bilancio con crediti verso società private. Sanità sempre più bisognosa di cure.