Il torneo

I talenti calabresi degli scacchi si sono sfidati a Roccella Jonica: «Qui alleniamo il cervello, è uno sport a tutti gli effetti»

VIDEO | Il campionato provinciale organizzato dall’Ads Scacco Matto ha visto faccia a faccia 54 giovani divisi in 6 categorie: dai Piccoli Alfieri under 8 fino agli Juniores under 18. Un momento di incontro e aggregazione sociale oltre che di crescita personale 

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di Tonino Raco
28 aprile 2024
21:01

Si conferma un successo, al di là di vincitori e vinti, il torneo provinciale di scacchi organizzato a Roccella Jonica dalla locale associazione ADS Scacco Matto e dal Comitato Regionale Scacchi Calabria. Una competizione che ha visto sfidarsi 54 giovanidivisi in 6 categorie che vanno dai Piccoli Alfieri Under 8 fino agli Juniores Under 18. Un momento atteso dai giovani partecipanti per mettere alla prova le proprie abilità, ma anche un’occasione di aggregazione e crescita personale attraverso i tanti benefici di un gioco che, secondo alcune teorie, affonderebbe le sue radici nel VI d.C. arrivando dall’India e approdando in Europa intorno all’anno 1000.  

«Il gioco degli scacchi ha un potente strumento educativo in quanto migliora le abilità cognitive, logiche e decisionali - ha spiegato la presidente dell’ADS Scacco Matto Delia Mercuri -. Migliora la concentrazione, l’attenzione, lo spirito critico, la memoria. È stato inoltre dimostrato, facendo degli studi tra gruppi di ragazzi che giocano a scacchi e gruppi che non giocano, che si ha un rendimento scolastico superiore nei ragazzi che giocano a scacchi. La Calabria ha inoltre una tradizione scacchistica importante. Basti pensare che a Cutro, ogni anno, viene fatta una partita a scacchi viventi in ricordo del calabrese Giovanni Leonardo Di Bona, che divenne il primo campione mondiale della disciplina nel 1500».


Un torneo, quello di Roccella Jonica, cominciato la mattina e concluso poi nel pomeriggio, insomma un’intera giornata dedicata alle famiglie e alla passione per quello che è molto di più che un semplice gioco: «È uno sport a tutti gli effetti perché noi qui alleniamo un organo che è il cervello - ha aggiunto Delia Mercuri -. Ed è uno strumento importante perché viene utilizzato anche in altri ambiti ed in altre discipline sportive. Basti pensare al calcio; non tutti sanno che il calcio utilizza strategie di ispirazione scacchistica per migliorare il rendimento delle squadre. L’auspicio - conclude Mercuri - è che questo gioco sia sempre più diffuso e praticato da tutte le generazioni per i benefici che comporta».

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