Sogno comune

Natale di speranza, i ragazzi della parrocchia Crotone 2 in cammino verso la Giornata della gioventù

VIDEO | I giovani della San Paolo vogliono partecipare all'evento promosso da Papa Francesco a Lisbona e per questo motivo stanno raccogliendo fondi per permettere anche a chi non può di partecipare

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di Procolo Guida
25 dicembre 2022
21:00

Che Natale è senza speranza? Ed in fondo la speranza è un cammino e nella parrocchia di San Paolo a Crotone, costruita quasi tre decenni fa in uno scantinato di palazzina popolare della periferia sud della città, i più giovani vanno verso Lisbona ed i principi di Papa Francesco.

In questa realtà, spiccano questi ragazzi del post cresima, di certo tra gli animatori più freschi di questo fondamentale collante per il tessuto sociale di quella che è stata denominata negli anni Crotone 2.


Loro sono in cammino anche grazie ad un mercatino di Natale, ed hanno una speranza concreta: partecipare, tutti assieme, alla XXXVIII Giornata Mondiale della gioventù che quest’anno torna dopo la pandemia. L’evento mondiale di terrà a Lisbona in Portogallo dall'1 al 6 agosto del 2023. Inizialmente era stata prevista per il 2022, come aveva annunciato Papa Francesco il 27 gennaio 2019 a Panama, ed è stata spostata all'anno successivo a causa dell'emergenza coronavirus.

Papa Francesco aveva annunciato e preparato al tema che sarà "Maria si alzò e andò in fretta", tratto dal vangelo di Luca, cap. 1,39. Il Papa ha così sottolineato l'importanza di mettersi in cammino in un percorso di discernimento, ponendo l'attenzione sul fatto di essere sempre pronti ma mai ansiosi. Maria si alza e si mette in movimento, perché è certa che i piani di Dio siano il miglior progetto possibile per la sua vita.

Così Domenico, Francesco, Gabriele, Sara, Swami, Matteo, Silvia, Federica, Lorenzo, Chiara, Carlo, Francesco, Luigi, assieme a suor Rosaria sono diventati anche animatori, e non solo, all’interno della chiesa (coinvolgendo bimbi e ragazzi più giovani di loro proprio della parrocchia di San Paolo); e sono pure tra quelli più reattivi di fronte alle difficoltà, come quando durante l’alluvione del 2020, svuotarono il teatro letteralmente invaso di acqua e fango e purtroppo ancora inagibile.

Oggi hanno questo obiettivo e sono pure al loro secondo evento organizzato per raccogliere fondi per permettere a tutti di partecipare alla prossima Gmg di Lisbona (quella precedente si era concentrata nella vendita di dolci lo scorso 8 dicembre).

E non è certo una semplice colletta per pagarsi viaggi formativi: non tutte le famiglie hanno questa possibilità; cosi hanno deciso, dopo tante attività di studio di ricerca e di solidarietà, di organizzare una serie di iniziative ed eventi in modo tale da poter, anche, animare il territorio parrocchiale (San Paolo è la parrocchia, per numero di fedeli, più grande di Crotone).

E ce lo raccontano con una freschezza davvero disarmante: «Abbiamo anche il nostro Babbo Natale che, questa sera, se riusciremo, lo porteremo anche a domicilio» ci dice Matteo Marchio. Certo lo scopo principale è quello di poter incontrare, assieme a tanti giovani provenienti da tutto il mondo, il Papa in Portogallo, ma sono soprattutto giovanissimi che rispondono in maniera diversa alla “disassociazione” generazionale che vede moltissimi loro coetanei, nemmeno aver voglia di farsi coinvolgere in cose di altro genere (tipo organizzazioni di eventi) e se lo fanno, lo fanno per scopi certo molto diversi.

«Il vero legame profondo, sempre con Cristo, è quello che abbiamo visto crescere tra noi, negli anni, partecipando certo alle messe, ma anche condividendo il nostro tempo e le nostre aspirazioni» ha sottolineato Francesco Varano. E vedere ragazzi che hanno ben chiara questa “chiamata” (perché nel profondo questo è), e fare di tutto per poterla inseguire, è esemplificativo di come sia la chiesa ad aver bisogno di giovani con questo spirito, così come tutte le istituzioni.

Anche perché la stessa Chiesa, soprattutto dopo la pandemia, sta vivendo un momento non semplice; e non solo di “raffreddamento spirituale”; forse questi giovani, con il loro entusiasmo, la loro voglia di fare, il loro mai essere banali nel rapporto con la fede e con Dio, possono dare un nuovo entusiasmo, a tutta la collettività. E non è certo un caso che Papa Francesco si stia rivolgendo sempre più ai giovani ed alle loro famiglie.

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