VIBO, LA PROVINCIA NON PAGA E LE IMPRESE RISCHIANO IL FALLIMENTO

Protestano imprenditori e professionisti che rivendicano il pagamento dei crediti maturati prima del dissesto finanziario. Per saldare questi debiti sono stati stanziati due milioni e mezzo di euro che il commissario Ciclosi non ha mai sbloccato
19 luglio 2014
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VIBO VALENTIA - Due milioni e mezzo di euro destinati al pagamento dei crediti alle imprese bloccati nelle casse delle Provincia di Vibo Valentia. Soldi spediti dallo Stato all’ente di contrada Bitonto per saldare i debiti maturati prima del dissesto finanziario così come previsto dal decreto legge 35, meglio conosciuto come decreto salva-imprese. Dappertutto, bisognerebbe aggiungere, ma non a Vibo.

 


Tutti contro Ciclosi. Sul banco degli imputati il commissario straordinario Mario Ciclosi che quei due milioni e mezzo di euro non li ha mai sbloccati. Classico esempio di una burocrazia lumaca ed inefficiente che sta per mandare sul lastrico imprenditori, professionisti, artigiani, semplici consulenti. Tutti creditori della Provincia di Vibo Valentia. La maggior parte difesi dall’avvocato Michele Roccisano. (guarda l'intervista) 

 

Prefetto in azione. Ciclosi non c’è più, ma questi due milioni e mezzo di euro restano bloccati.  Il caso è finito sul tavolo del prefetto di Vibo Valentia Giovanni Bruno che sta ora analizzando tutta la documentazione. Già nei prossimi giorni potrebbe essere convocato un vertice. Il tempo stringe e bisogna fare in fretta perché le imprese creditrici sono ormai sull’orlo del baratro.

 

 

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