VIDEO | Presentato nei giorni scorsi l’esito del corso di alta formazione in rigenerazione urbana organizzato dal Comune e dalla Fondazione Sos School fondata dall’architetto Mario Cucinella
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C’è una nuova brezza che soffia sulla costa ionica. Non è solo quella del mare che accarezza le mura antiche della città di Pitagora. È un vento di cambiamento, carico di idee, visioni e mani operose. Dopo mesi di laboratori, cantieri aperti e incontri pubblici, Antica Kroton Futura comincia a mostrare i primi, concreti frutti. E con essi, nuove prospettive.
Nei giorni scorsi, nel cuore di una città in cerca di riscatto, è stato presentato ufficialmente l’esito del primo corso di alta formazione in rigenerazione urbana, un laboratorio didattico nato dalla collaborazione tra il Comune di Crotone – attraverso l’unità operativa Antica Kroton – e la Fondazione Sos School of Sustainability Ets, fondata dall’architetto Mario Cucinella. Sei mesi intensi, iniziati a gennaio tra le sale dell’Urban Center e poi del Museo del Mare e della Terra, hanno trasformato una visione in un piano strategico: un “libro bianco” per lo sviluppo sostenibile della città.
Ma Antica Kroton Futura non è soltanto un progetto. È un manifesto. È l’idea, coraggiosa e lungimirante, che formazione, cultura e sostenibilità possano diventare il motore di una rigenerazione vera, capace di curare le ferite lasciate dalla crisi della chimica pesante, dalle aree industriali dismesse, dalla disoccupazione cronica. Una sfida ambiziosa, promossa dal dirigente Antonio Senatore, che parte dal passato per immaginare il futuro.
«Questo è un piano di visione ed è giusto vederlo nel medio-lungo termine – ha sottolineato Cucinella nel corso dell’evento –. Poi scoprire questi reperti nel cuore della città è un po’ come sollevare il terreno e ritrovare le origini. Mi sembra che sia una visione molto contemporanea dell’archeologia, che ha bisogno di esistere nel quotidiano».
Senatore ha evidenziato la centralità dell’archeologia in questo percorso di rigenerazione urbana e come si sia lavorato «per fare in modo che questo progetto diventasse un elemento identitario dello sviluppo della città» partendo dal recupero dei «vuoti urbani», delle aree di degrado createsi nel corso degli anni.
Alla presentazione anche il sindaco di Crotone Vincenzo Voce. «È fondamentale– ha detto – mantenere una visione della città. Il progetto Antica Kroton è importante perché per la prima volta l’archeologia sposa la valorizzazione di un territorio».
L’educazione come infrastruttura
Il laboratorio formativo promosso dalla Fondazione Sos è stato più di un semplice corso: è stato un processo culturale. Architetti, designer, archeologi e ingegneri provenienti da tutta Italia hanno lavorato insieme, immersi in un contesto ricco e complesso, affrontando in maniera integrata i temi della sostenibilità ambientale, sociale e culturale.
Nove i moduli affrontati, da “Design for circular economy” all’uso dei big data nella progettazione urbana, passando per materiali sani e sostenibili, economia circolare, archeologia e rigenerazione culture-driven. Il sapere teorico si è intrecciato con il fare pratico: i partecipanti sono stati chiamati a immaginare soluzioni concrete per il territorio crotonese, sotto la guida diretta dell’architetto Cucinella, della direttrice Giulia Mariotti e con il contributo di esperti come il professor Carlo Rescigno e il consulente Alberto Giordano.
Cultura e sostenibilità: l’architettura del futuro
Il valore del progetto non sta solo nella qualità dei contenuti o nella metodologia partecipativa adottata, ma soprattutto nella sua visione. La rigenerazione urbana non è stata trattata come un processo meramente architettonico, ma come un’azione complessa e multidisciplinare che coinvolge la memoria, le persone e i luoghi. L’archeologia, in questo contesto, non è solo custode del passato ma leva strategica per il futuro. L’antico diventa così materia viva, stimolo per nuovi modi di abitare e pensare lo spazio urbano.
Da Antica a Futura
La consegna del “libro bianco” è solo il primo passo. In quelle pagine si raccolgono idee, strategie e visioni che tracciano un cammino concreto per una Crotone diversa: una città che non si limita a subire il tempo, ma lo plasma. Che trova nella dignità delle sue radici la forza per guardare avanti. Che investe nei giovani, nella ricerca, nella formazione, e soprattutto in un’idea chiara di sostenibilità: ambientale, sociale, economica e culturale.
Antica Kroton Futura, oggi, non è più solo un programma. È una narrazione collettiva, un’esperienza di co-progettazione che dimostra come anche i luoghi feriti possano tornare a generare bellezza. E futuro.