«Da quattro giorni intere comunità di Cosenza sono costrette a subire un’emergenza idrica che ha dell’incredibile. Le contrade di Cozzo Presta, Pigna, Diodato, Cozzo San Lorenzo, Badessa e Cozzo del Monaco sono completamente senz’acqua, mentre disagi analoghi stanno interessando anche le zone di Episcopani e Colle Mussano».

Lo denuncia in una nota Francesco Spadafora, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale.

«Fin dal primo momento – prosegue Spadafora – ho allertato i tecnici comunali, che si sono recati al serbatoio di Cozzo Presta per accertare le cause di un disservizio tanto grave quanto ingiustificabile. Quello che hanno riscontrato è sconcertante: Sorical, la società che gestisce il servizio idrico integrato in Calabria, ha ridotto drasticamente – e senza alcun preavviso – la portata idrica verso il serbatoio di Cozzo Presta, compromettendo l’approvvigionamento per centinaia di famiglie».

«Un comportamento così irresponsabile da parte di Sorical – sottolinea il consigliere – non può e non deve passare sotto silenzio. È inconcepibile che in piena estate, con temperature elevate e un fabbisogno idrico massimo, si possa sospendere un bene primario senza neppure avvisare l’ente comunale o i cittadini. La mancanza di comunicazione preventiva ha trasformato una criticità tecnica in un vero e proprio disastro sociale: famiglie con bambini, anziani, malati e persone fragili si sono ritrovate all’improvviso senz’acqua, costrette a fronteggiare disagi enormi e potenzialmente pericolosi per la salute».

«Sorical deve assumersi tutte le responsabilità per questa gestione scellerata e fornire spiegazioni immediate sulle cause della riduzione del flusso idrico. Non è più tollerabile che la gestione dell’acqua in Calabria continui ad avvenire con logiche emergenziali e totale assenza di trasparenza».

«Nel frattempo – conclude Spadafora – invito il sindaco Franz Caruso ad attivarsi con ogni strumento utile e necessario per tutelare il diritto dei cosentini ad avere l’acqua nelle proprie case. Da parte mia, sto già coinvolgendo gli organi politici e istituzionali regionali e sto valutando se sussistano i presupposti per presentare denuncia per interruzione di pubblico servizio. I cittadini meritano risposte e azioni concrete, non più silenzi e scaricabarile».