L’accordo firmato a Palazzo Campanella. Stanganelli: «Iniziativa concreta incentrata anche sugli stili di vita»
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L'Area dello Stretto come laboratorio di prevenzione e di monitoraggio degli stili di vita di milioni di viaggiatori. Sono questi gli obiettivi e le iniziative del protocollo d'intesa tra il Garante della Salute della Regione Calabria e l'Autorità di Sistema Portuale dello Stretto firmato a Palazzo Campanella.
«L’accordo fa seguito ad un altro altrettanto importante siglato nei mesi scorsi con l’autorità portuale di sistema portuale dei mari Tirreno e Jonio – ha spiegato il garante Anna Maria Stanganelli – per promuovere la tutela della salute all’interno dei porti calabresi e tutelare in termini di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro chi si trova ad operare in queste realtà importanti, non solo i lavoratori ma anche i passeggeri attraverso attività di screening».
L’area dello Stretto di Messina è caratterizzata da una dinamica di mobilità ad altissima intensità, con importanti implicazioni per la sanità pubblica, la prevenzione, la sorveglianza sanitaria e la ricerca epidemiologica. Ogni anno, circa 11 milioni di persone si muovono tra Calabria e Sicilia, una quota significativa delle quali è costituita da pendolari abituali. «In questo contesto – prosegue la Stanganelli – l’accordo di collaborazione riveste un valore importante poiché consente di realizzare iniziative concrete e condivise di sanità pubblica, incentrate non solo sulla salute dei lavoratori portuali ma anche sulla prevenzione e il monitoraggio degli stili di vita della popolazione in generale».
Con un approccio integrato e innovativo, l'area dello Stretto può dunque diventare un laboratorio di prevenzione avanzata e monitoraggio degli stili di vita. Il grande transito di persone può essere un'occasione per intercettare precocemente abitudini a rischio, promuovere cultura della salute, responsabilizzare le comunità e realizzare attività di ricerca scientifica in ambito epidemiologico di livello. Soddisfazione per l’accordo è stata espressa anche da Francesco Rizzo, commissario Adsp e Vincenzo Adamo, coordinatore della rete oncologica siciliana. «Si tratta di un’idea innovativa e molto importante che la regione svilupperà – ha espresso Adamo - perchè fare prevenzione e avere attenzione nei percorsi sanitari è fondamentale, quindi lo sarà anche in questo progetto».