"Alta tensione 2", nove anni all'ex assessore comunale Giuseppe Plutino

Il politico condannato per associazione mafiosa (in primo grado concorso esterno) e assolto per il reato di estorsione. Pene pesantissime agli altri componenti del clan. Assolti Filippo Condemi e Diego Rosmini. Confermata l'assoluzione per il poliziotto Bruno Doldo
22 novembre 2016
21:12

Duro colpo per la cosche Borghetto-Caridi-Zindato operanti nei quartieri Modena-San Giorgio di Reggio Calabia. Poche ore fa, la Corte d’Appello reggina ha emesso la sentenza relativa all’inchiesta “Alta tensione 2”.

 


Stangata per l’ex assessore comunale Giuseppe Plutino, condannato a nove anni di reclusione, rispetto ai 12 di primo grado. Per lui, però, il reato non è più di concorso esterno in associazione mafiosa, ma – in accoglimento del ricorso del pm Stefano Musolino – Plutino è stato ritenuto un affiliato al clan, con una condanna per 416 bis pieno. L’ex assessore è stato invece assolto per il reato di estorsione, da qui la riduzione della pena.

 

Per il resto, pene pesantissime: 20 anni a Domenico Condemi, 11 anni e 6 mesi per Vincenzo Rotta; 11 anni a Vincenzo Lombardo, 11 anni e 6 mesi a Rosario Calderazzo, 9 anni e 6 mesi a Leo Caridi, 10 anni a Natale Cuzzola, 9 anni e 6 mesi a Diego Quartuccio, 10 anni e 6 mesi a Giuseppe Pasquale Esposito, 2 anni ad Antonino Casili, 4 anni e 8 mesi a Natale Paolo Alampi. Sono stati invece assolti da tutte le accuse Filippo Condemi (in primo grado 10 anni) e Diego Rosmini (in primo grado 4 anni).

 

Confermata anche l’assoluzione già decisa in primo grado per il poliziotto Bruno Doldo, accusato di aver rivelato informazioni riservate alla cosca, ma uscito indenne dal processo per non aver commesso il fatto.
(mc)

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