Coronavirus, ancora ricoveri a Cosenza. Mancano letti e personale, tensioni in ospedale

VIDEO | Sale a 13 il numero dei degenti in cura all'Annunziata. Altri due pazienti sono in terapia intensiva. Allarme per la carenza di posti e personale sanitario. L'avviso pubblico per la ricerca di nuovi infettivologi va deserto

di Salvatore Bruno
7 settembre 2020
13:23

Notte agitata, l'ultima trascorsa nel reparto di malattie infettive dell'Annunziata di Cosenza. Secondo quanto si è appreso sarebbero almeno tre i nuovi ricoveri disposti per soggetti affetti da coronavirus con sintomi di insufficienza respiratoria.

Pochi posti e carenza di personale

Preoccupa l'aumento esponenziale dei trasferimenti in ospedale, soprattutto se messo in correlazione ad altri due elementi: la carenza di posti letto, il dato attuale in continuo aggiornamento, riferisce di 13 degenti da Covid-19, e quella del personale medico. Ci sarebbero in servizio, secondo fonti accreditate, appena quattro specialisti. Indiscrezioni queste non smentite al momento dalla direzione generale dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza.


Avviso andato deserto

C'è anche da dire che l'Ente aveva diramato un avviso pubblico per il reclutamento di nuovi infettivologi, andato però deserto. Si tratta infatti di una categoria di medici molto specifica non facile da reperire per rimpolpare la prima linea del reparto ospitato nel plesso di Viale della Repubblica.

Due pazienti in terapia intensiva

Aumenta anche il numero dei ricoveri in terapia intensiva, dove sabato scorso si è registrato il decesso di un turista napoletano in vacanza a Cariati. Nella rianimazione diretta dal dottor Pino Pasqua, vi sono adesso due pazienti. L'ultimo, originario di Corigliano-Rossano, è stato trasferito per l'aggravarsi delle sue condizioni, proprio dal reparto di malattie infettive. L'altro proviene dal Tirrenian hospital di Belvedere Marittimo, ex clinica Tricarico dove, in fase di accettazione, aveva effettuato un test rapido, risultato negativo.

Nove sanitari in quarantena

Dopo gli esami radiologici però, la presenza di una estesa polmonite aveva convinto i medici ad effettuare il tampone che ha rivelato il contagio. Per nove dipendenti della casa di cura, entrati in contatto con il soggetto poi risultato infetto, e per questo trasportato a Cosenza, è scattato l'obbligo di quarantena, in attesa dell'esito dello screening cui sono stati sottoposti dalla task force dell'Asp.

Giornalista
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