Il calabrese che voleva diventare un ‘Jihadista’

La storia di Giampiero F., 35 anni di Reggio Calabria, ha dichiarato di voler combattere per lo Stato Islamico. Ora è detenuto dal dipartimento antiterrorismo della regione autonoma curda
di Manuela Serra
10 febbraio 2015
09:17

È la storia di Giampiero F. un connazionale, un calabrese che voleva diventare un “Jihadista”. Arrivato l’estate scorsa, con un regolare visto dalla Turchia, ha dichiarato apertamente di volersi arruolare nell’esercito dello Stato Islamico ma, a luglio scorso è stato arrestato nella zona di Erbil ed ora è detenuto “dal dipartimento antiterrorismo della regione autonoma curda. La conferma arriva direttamente dal ministero degli Esteri mentre, l'ambasciatore a Baghdad, Massimo Marotti, ha detto all'Ansa che le autorità diplomatiche sono state informate in settembre dell'arresto di un italiano e che da allora "gli viene fornita assistenza consolare”.

 


Giampiero F. nato a Reggio Calabria 35 anni fa, si è avvicinato all’Islam nel capoluogo Emiliano, frequentando i circoli integralisti. Lì crea una rete di contatti con i quali comunica attraverso whatsapp. “È iniziata la mia lotta contro l’Occidente predone”, “Islam libertà per i popoli oppressi”, “Lottiamo fino alla fine per liberare le terre schiacciate dalla violenza occidentale”. Questi sono solo alcuni dei messaggi inequivocabili lanciati da Giampiero F. agli altri italiani convertiti all’Islam. Di Giampiero, dopo il soggiorno a Bologna si hanno tracce in Spagna, a Granada, da lì transita dal buco nero della Turchia per provare ad arrivare nei territori del Califfato.

 

“Una storia strana”, l’ha definita così il presidente della regione autonoma irachena Massud Barzani nel corso di un’intervista al quotidiano panarabo al Hayat.

 

Giornalista
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