La manifestazione

Cosenza, iniziativa del Centro per l’impiego sulle politiche attive per il lavoro e l’inclusione sociale

VIDEO | L'evento ha focalizzato l'attenzione sul cluster 4 del Programma Gol. L'assessore regionale Calabrese: «Troppo lavoro sommerso e mal pagato»

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di Salvatore Bruno
8 febbraio 2024
20:00

L’evento promosso dal Centro per l’Impiego di Cosenza, ospitato nella Sala degli Specchi della Provincia, introdotto dal responsabile Giovanni Cuconato e moderato da Andreina Morrone, ha focalizzato l’attenzione sul cluster 4 del Programma Garanzia Occupabilità Lavoratori, meglio conosciuto come Programma Gol, dedicato ai soggetti più fragili con bisogni particolari e più complessi in aggiunta a quello di trovare una occupazione stabile, e finalizzato all’inserimento di tali soggetti nei tirocini di inclusione sociale. Determinante la rete territoriale costruita attraverso l’attivazione di partenariati con gli ambiti dei comuni, le associazioni di volontariato ed il network di operatori privati abilitati ad erogare servizi di promozione delle politiche attive.

I numeri dell'inclusione

86 mila circa, nel complesso, le persone prese in carico in tutta la regione in esecuzione dei vari livelli del Programma Gol, grazie ad un’attività di profilazione che da un lato consente agli aventi diritto di percepire l’Assegno di Inclusione, sostitutivo del Reddito di Cittadinanza, e dall’altro valorizza le competenze adottando un criterio quali-quantitativo utile a favorire l’incrocio tra domanda e offerta. Quattro i raggruppamenti individuati per indirizzare le politiche più adeguate e meglio rispondenti alle aspettative: il cluster 1 ricomprende le persone che per formazione e curriculum vitae sono già molto vicine al mercato del lavoro; il cluster 2 coloro che necessitano di un aggiornamento, il cluster 3 gli occupabili con scarse competenze e quindi bisognose di una riqualificazione mentre, come detto, il cluster 4 denota difficoltà anche di carattere sociale e, in alcuni casi, linguistico. L’iniziativa ha registrato tra gli altri, gli interventi del direttore generale del Dipartimento Lavoro della Regione Roberto Cosentino, del dirigente di settore per le funzioni territoriali dei centro per l’impiego dell’Area Nord Calabria Giovanni Pulvirenti, del dirigente dell’Unità Operativa per il monitoraggio e l’attuazione del Fondo Sociale Europeo Cosimo Cuomo. Hanno offerto inoltre il proprio contributo la presidente dell’Ordine provinciale di Cosenza dei consulenti del lavoro Fabiola Via e, in rappresentanza di Anpal Servizi, Michele Raccuglia, delegato per le regioni Campania e Calabria. 


Pagate quanto dovuto per legge

Nella seconda parte dei lavori sottoscritti gli accordi con alcuni istituti superiori di Cosenza nell’ambito dell’iniziativa Insieme creiamo il futuro, per facilitare la transizione dai banchi di scuola al sistema occupazionale. In particolare la convenzione riguarda l’Istituto Superiore Mancini, diretto da Graziella Cammalleri, il Polo Brutium diretto da Rosita Paradiso, il Liceo Scientifico Fermi diretto da Rosanna Rizzo. L’appuntamento è stato concluso dall’assessore regionale al lavoro Giovanni Calabrese: «Siamo impegnati nel gestire le ingenti risorse disponibili per la formazione finalizzata al reinserimento nel mercato del lavoro – ha detto – La Calabria si sta spopolando: negli ultimi vent’anni sono andati via 120mila calabresi, 50mila negli ultimi tre anni. Un dato inaccettabile. Questa emorragia può essere contenuta solo creando opportunità occupazionali valide. Le richieste dal mondo imprenditoriale non mancano, ma le aziende devono capire che bisogna offrire un lavoro serio, onesto e retribuito nel modo giusto. Inutile nasconderci dietro un dito – ha poi sottolineato – C’è tanto sommerso e tanto lavoro mal pagato. Gli artifizi utilizzati per aggirare i contratti nazionali devono cessare subito».

Una nuova casa

Il Centro per l’impiego di Cosenza, provvisoriamente collocato negli uffici direzionali regionali di Vaglio Lise dopo la chiusura per inagibilità della precedente sede situata nell’immobile della stazione ferroviaria, ha finalmente trovato casa. Il Comune infatti, cui spetta per legge l’incombenza di fornire locali adeguati allo svolgimento delle attività, ha messo a disposizione un edificio scolastico da tempo dismesso ubicato in Via Giulia, di circa 900 metri quadri. Per la ristrutturazione la Regione ha erogato un finanziamento di circa due milioni di euro. 

Giornalista
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