Calabria etica, ‘assente un regolamento per la selezione dei collaboratori’

È stato ascoltato il commissario della Fondazione Calabria etica, Carmelo Barbaro, che ha descritto al pm lo stato di grave squilibrio economico dell'ente al momento del suo insediamento
di Redazione
2 luglio 2015
09:28

Carmelo Barbaro, commissario, nominato dalla giunta regionale subito dopo lo scandalo che ha travolto la Fondazione, rispondendo alle domande del pm Graziella Viscomi, ha descritto lo stato di grave squilibrio economico dell'ente al momento del suo insediamento. Secondo quanto si è appreso, il commissario ha confermato l'assenza di un regolamento per la selezione dei collaboratori all'interno della Fondazione.

 


Inoltre, così come aveva scritto nella sua relazione, Barbaro ha spiegato di non aver trovato tra gli atti dell'ente il decreto emesso dalla giunta regionale che vietava agli enti in house assunzioni nell'imminenza delle elezioni. Il verbale del commissario Barbaro confluirà nel fascicolo che già nelle scorse settimane ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati, con l'ipotesi di abuso d'ufficio, dell'ex presidente di Calabria Etica, Pasqualino Ruberto. Al centro dell'inchiesta le centinaia di assunzioni effettuate dalla Fondazione nell'imminenza delle scorse elezioni regionali.

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