Tra le figure pubbliche che hanno espresso solidarietà e supporto per le popolazioni palestinesi, criticando le azioni di Israele e richiedendo una risoluzione pacifica del conflitto, c’è Michele Conia, sindaco di Cinquefrondi nel reggino. Il primo cittadino sta costantemente promuovendo azioni per mettere in evidenza le condizioni del popolo di Gaza rimasto intrappolato dalla guerra tra Israele e Hamas. Per richiamare l’attenzione sulla questione, oggi Conia ha deciso perfino di sospendere le sue attività di sindaco. Una scelta per smuovere le coscienze.

«Il mio, forse, è un piccolo gesto, ma sento di non poter restare fermo e indifferente, sento di non poter essere complice di questo sterminio – ha spiegato Conia -. Sono certo che la mia cittadina capirà e sarebbe utile che tanti altri sindaci lo facessero, siamo le istituzioni dal basso, quelle del rapporto vero con le persone, proviamo noi a chiedere alle istituzioni "più alte" di intervenire, di non essere complici, proviamo noi a restare umani. La popolazione rimasta a Gaza City è intrappolata tra bombe e distruzione. Senza cibo, acqua e riparo, la popolazione in fuga è allo stremo. Non c'è nessun luogo sicuro per chi cerca di sopravvivere. È una macelleria, è una strage di donne, uomini e bambini che non possiamo accettare, stanno attuando la soluzione finale».