Il caso

Covid, il giallo sugli 80 milioni non spesi dalla Regione Calabria: servono per la proroga del personale sanitario

VIDEO | Da Roma si conferma la presenza di accantonamenti nel bilancio regionale. Il commissario ad acta dichiara che le somme sono nella disponibilità delle aziende. Dopo 6 mesi è ancora mistero sul denaro

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di Luana  Costa
26 marzo 2022
06:30

Si infittisce il giallo dei fondi covid non spesi e – transitando da legislatura in legislatura – assume i toni del noir. Si tratta dei finanziamenti stanziati dal Governo nel 2020 all’indomani del primo dilagare della pandemia e assegnati alle Regioni per fronteggiare l’emergenza. Un tesoretto che però in Calabria è in parte rimasto accantonato in bilancio, come più volte emerso dai verbali dei tavoli di verifica interministeriale.

I richiami del tavolo di verifica

Al 22 luglio 2021 risale il primo richiamo da parte dei ministeri affiancanti, i quali evidenziavano la presenza – al quarto trimestre 2020 – di accantonamenti pari a 81 milioni di euro a fronte di un finanziamento di 115 milioni (il 71%). Il secondo richiamo è più recente e risale al 13 dicembre scorso. A quella data, secondo le informazioni in possesso del ministero della Salute e del Mef, gli accantonamenti in bilancio a consuntivo 2020 ammontano a 79 milioni di euro a fronte di un finanziamento covid pari a 116 milioni di euro (il 69%).


Il giallo dei fondi covid

Fin qui nulla di strano. A certificare l’inadempienza era infatti intervenuta anche la Corte dei Conti ma il mistero permane, invece, sulla presenza di quel denaro in bilancio e, soprattutto, in quale. Già nel settembre 2021 gli strali del presidente ff, Nino Spirlì, si erano abbattuti sui commissari straordinari delle aziende sanitarie e ospedaliere. Nel corso di una riunione dell’unità di crisi il reggente aveva infatti invitato i commissari alle dimissioni e la ragione risiedeva, appunto, nel mancato impiego delle risorse covid, nello specifico gli 81 milioni di euro per l’assunzione del personale.

Il personale sanitario in scadenza

E la questione è nuovamente rispuntata fuori più di recente, quando il presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto, ha invitato i commissari a procedere alla proroga dei contratti del personale sanitario in scadenza al 31 marzo impiegando proprio le «quote inutilizzate dell’anno 2020 assegnate con i decreti emergenziali emanati per fronteggiare la pandemia da covid 19 e ulteriori assegnazioni a valere sull’anno 2021 per le medesime finalità».

I fondi nei bilanci delle aziende

Nella nota trasmessa alle aziende sanitarie e ospedaliere il 22 marzo scorso sembra si faccia riferimento proprio ai 79 milioni di euro, divenuti oggetto di richiamo nell’ultimo verbale del tavolo di verifica interministeriale, quello del 13 dicembre 2021. Somme che però non sarebbero mai state assegnate alle aziende da parte della Regione. Non a caso nella stessa missiva si esortano i commissari ad effettuare una «verifica della effettiva disponibilità delle risorse nei bilanci aziendali», prima di procedere alla proroga dei contratti dei sanitari fino al 30 giugno.

Il countdown

Alla scadenza dei contratti manca poco meno di una settimana ma molte aziende – la maggior parte – che non hanno ricevuto la ripartizione dei fondi covid si apprestano a firmare le proroghe dei contratti impiegando a copertura somme del proprio bilancio. Impossibile indugiare oltre, il 31 marzo si avvicina a grandi passi e i reparti covid sono ancora alle prese con una pandemia che in Calabria continua a mordere più che altrove.

Giornalista
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