Protezione dell’ambiente

Creamare, da uno spin off dell’Unical un progetto internazionale per la tutela dei fondali marini

VIDEO | Vincitore del bando comunitario Creative Europe, ha l'obiettivo di valorizzare e divulgare il patrimonio archeologico e culturale subacqueo

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di Salvatore Bruno
8 ottobre 2023
08:30

Nove paesi coinvolti, sette partner internazionali, oltre un milione e trecentomila euro di budget. Coordinato da 3D Research spin off dell'Università della Calabria operante da 15 anni nell'ambito della computer grafica e della realtà virtuale ed aumentata, il progetto Creamare, finanziato nell'ambito del programma comunitario Creative Europe, ha l'obiettivo di valorizzare e divulgare il patrimonio archeologico e culturale subacqueo, e di sensibilizzare le comunità sui temi della protezione dell'ambiente e, nello specifico, del mare e dei suoi fondali, attraverso canali di comunicazione innovativi e con la riproduzione in tre dimensioni di nove siti di particolare interesse storico e naturalistico selezionati con una call alla quale hanno partecipato prestigiose istituzioni del bacino del Mediterraneo.

I luoghi selezionati

Tra i luoghi selezionati spiccano le rovine dell'antico faro di Alessandria d'Egitto; un relitto risalente al quarto secolo dopo Cristo affondato al largo del golfo di Taranto; il porto sommerso di Caesarea Marittima in Israele, città fondata da Erode; i resti del Lombardo, piroscafo che portò parte dei mille di Garibaldi in Sicilia, naufragata nei pressi delle Isole Tremiti. E ancora una nave cannoniera colata a picco nel 19mo secolo davanti a Gibilterra; una vaporiera che si è inabissata nell'ottocento nelle attuali acque territoriali montenegrine; il relitto di una nave dell'Impero Romano che giace sui fondali dell'Adriatico, una battello ottomano affondato nel Mar Nero; il Christoforos, nave cargo affondata per una tempesta ad Alonissos, in Grecia.


Il videogioco educativo

Le riproduzioni di questi siti, realizzate con la tecnica della fotogrammetria, diventeranno gli ambienti di un videogioco educativo sul quale sta lavorando un team di esperti, anche questi scelti attraverso una call. Si tratta di sei professionisti, tre level designer, Roberto Vergine, Renato Malerba, Federico Mele; due 3S artist, Mauro Forte e la croata Rea Budic; un sound designer, Lea Novakovic, anche lei croata. La loro collaborazione è iniziata a Cosenza, ospiti nei locali della Scuola Misasi, per una settimana di residenza artistica propedeutica alla realizzazione del game. a conclusione della quale i promotori di Creamare hanno illustrato il lavoro fin qui svolto nel corso di una conferenza stampa.

I partner dell'iniziativa

L'incontro, organizzato nei locali di Villa Rendano e coordinato da Emilia Brandi, ha registrato l'intervento di Fabio Bruno e Marco Cozza, rispettivamente presidente e Chief Technology Officer di 3D Research, e di Ervin Silic e Daniel Poulet, rispettivamente fondatore della croata Novena e project manager della ungherese Pro Progressione, partner dell'iniziativa. Hanno inoltre sposato il progetto la Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo, il Praga IoT Solutions, l'Atlantis Consulting, l'Università di Cadice.

Giornalista
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