La Lanzetta chiede nuove elezioni

Maria Carmela Lanzetta dice la sua e lo fa attraverso una lettera a Guerini. 'Se il presidente Oliverio è sicuro di essere nel giusto non dovrebbe temere nulla da nuove elezioni'
di Redazione
3 luglio 2015
09:33

Maria Carmela Lanzetta, si fa sentire e chiede nuove elezioni attraverso una lettara inviata al Corrieredellacalabria.it. Era stata lei infatti, a dichiarare di non voler entrare in giunta con persone già indagate ed è smepre lei che scrive a oliverio per chiedere di fare il punto della situazione e rendersi conto che, anche in seguito all'amra sconfitta alle amministrative è arrivato il momento di dare ascolto ai cittadini.

 


"Come fai a dare ancora ascolto a chi ti dice che vuole fare una giunta di "alto profilo" (ma cosa significa?) e afferma che "nella mia giunta ci saranno forze che non hanno avuto nel passato responsabilità politiche e di governo"? A rigor di logica non dovrebbe farne parte per prima il presidente, o no? Ma hai sentito cosa stanno dicendo la Società civile calabrese e la Chiesa? Certo, non puoi saperlo, perché sei troppo impegnato ad ascoltare chi queste cose non vuole fartele sentire dal vivo".


Incalza ancora l'ex ministro e dice: "Dobbiamo tornare a votare, come sento dire ogni giorno dai cittadini, perché le condizioni sono cambiate rispetto alle dichiarazioni e alle buone intenzioni della prima elezione. In questi mesi hanno anche tentato di convincere i calabresi che il "governo era ostile alla Calabria", mentre è stato il governo regionale ad essere "ostile" a quello nazionale, nel momento in cui ha proseguito la sua strada nominando persone già indagate (alle quali, ripeto, auguro di uscire fuori dalla fase giudiziaria, ma rimarrebbe pur sempre la questione etica). E visto che non l'ha mai spiegato ai calabresi, chiedi a Oliverio le motivazioni di quelle nomine, pur sapendo di rischiare il fallimento. Facciamo qualche esempio al contrario rimanendo nell'ambito del Pd.
Riferiamoci a quanto sta accadendo purtroppo a Torino per le presunte firme false raccolte per la formazione delle liste. Chiamparino, che mi onoro di aver conosciuto quando ero ministro, ha dichiarato che, se la questione non si fosse chiarita senza equivoci entro un certo periodo stabilito, la parola sarà di nuovo data agli elettori. Perché "non credo - ha dichiarato il governatore – che i nostri elettori e, in generale, i piemontesi, siano d'accordo nel vedermi ripetere quanto ha fatto Roberto Cota, che ha anteposto l'attaccamento alla poltrona alla legalità e alla certezza dell'azione di governo".

 

"Se il presidente Oliverio è sicuro di essere nel giusto non dovrebbe temere nulla da nuove elezioni, per avere così un mandato pieno e certificato. Stai attento, perché ti direbbero che la Calabria non può rimanere senza governo e altre amenità varie, dopo che la Calabria è da due anni quasi che è amministrata in modo precario. Il problema sarebbero tre-sei mesi in più? Non diciamo sciocchezze. Per una questione molto più importante e vitale la Grecia ha scelto di affidare la scelta al Popolo: del resto è nata lì la Democrazia-"governo del popolo"- anche se noi facciamo di tutto per ricordare sempre che discendiamo dalla Magna Grecia, ma evito la facile battuta".

 

"E' ancora ammissibile tutto questo? - conclude Lanzetta - Possiamo ancora far finta di sorprenderci se i cittadini non vanno più a votare e il Pd perde anche le prossime elezioni come è già successo?".

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