La polemica

Medicina all’Unical, Donato a Occhiuto: «È lui a fare campanilismo, con Cosenza non si amplierà l’offerta formativa»

L'ex candidato a sindaco e leader dell'opposizione in Consiglio comunale di Catanzaro è intervenuto in merito alle parole del presidente della Calabria sulla scelta del Coruc di istituire quattro nuovi corsi di laurea a Rende

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di Redazione
28 dicembre 2022
19:47
Valerio Donato
Valerio Donato

«Il Presidente della Regione , On. Occhiuto, ha ben argomentato la Sua decisione di aderire alla richiesta di istituire un corso di Medicina e Tecniche Digitali proposto da Unical. E ha fondato questa Sua decisione n virtù delle circostanze che la Calabria sarebbe che “in rapporto degli abitanti ha meno sedi di facoltà di medicina”; la regione Calabria avrebbe “problemi straordinari in termini di assistenza sanitaria”. Tutto ciò d’altronde, ha detto il presidente non si tradurrà in un mancato sostegno della Regione all’UMG, tanto che è già pronto un “poderoso programma di investimenti [..] e la Regione destinerà 50 milioni di fondi comunitari per potenziare l’offerta formativa “prevalentemente” dell’Università di Catanzaro, attraverso borse di studio agli specializzandi di medicina». Inizia così una nota dell'ex candidato a sindaco e leader dell'opposizione in Consiglio comunale di Catanzaro Valerio Donato. 

«Sono purtroppo costretto a manifestare con determinazione il mio dissenso - scrive Donato - nei confronti delle argomentazioni esposte dal Presidente e per le conclusioni conseguite».


«L’On. Occhiuto - continua Donato - sa che il Coruc ha deliberato il corso di Medicina e tecniche digitali “esattamente” eguale a quello già svolto insieme da UMG e Unical. Dunque è evidente che un tale corso non sarà in grado di ampliare l’offerta formativa rispetto al corso svolto insieme dalle due Università calabresi e che non potrà certamente sopperire alle drammatiche ed “urgenti” esigenze del sistema sanitario calabrese. Quanto meno perché per il raggiungimento del diploma di laurea e la professionalizzazione di questi nuovi giovani studenti sarà necessario attendere lamento un decennio».

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«Ne’ per vero per dimostrare il sostegno e la mancanza di “danni” ad UMG sembra sufficiente l’enunciazione di fondi destinati alle borse di studio per gli specializzandi di UMG. Non v’è dubbio che si tratta di una misura lodevole quanto necessaria. E tuttavia, quanto a finanziamenti del diritto allo studio, è oggettivo che UMG abbia ricevuto per almeno un decennio risorse finanziarie in misura pari a circa € 3.500.000 annui in meno a quanto spettanti, penalizzando fortemente gli studenti iscritti presso l’Università di Catanzaro. Ed ancora - scrive il consigliere comunale di Catanzaro - UMG ha la disponibilità di residenze studentesche pari al 25% rispetto alle delle domande presentate da studenti economicamente fragili; mentre Unical ha la disponibilità di residente studentesche pari al 50% rispetto alle domande proposte. Sì che la disponibilità a sostenere finanziariamente gli studenti iscritti presso UMG è, si ribadisce, sicuramente meritoria, ma al contempo - e forse soltanto un parte - “riparatoria” di una politica del diritto allo studio decisamente penalizzante per gli studenti catanzaresi». 

«Tutto ciò denunzia dunque una situazione ben lontana da quella descritta e capace di potenziare l’offerta formativa. È soltanto una conclusione “campanilistica” di istituzioni talvolta governate da un punto di vista territorialmente unilaterale, che forse accentua le rendite di posizione, queste so, eccessivamente salvaguardate. Non già un virtuoso sistema concorrenziale e competitivo - scrive in conclusione Donato -, per il quale si richiederebbe condizioni di eguaglianza sostanziale. Ma soltanto la volontà politica, non già “soltanto” di alcune autorità accademiche, ma della politica che in questa vicenda è stata protagonista e non certo semplicemente spettatrice».

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