La Procura di Cosenza ha iscritto tre medici nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di omicidio colposo in relazione alla tragica morte di una bimba deceduta nei giorni scorsi nel grembo della madre. L’iscrizione è un atto dovuto per consentire ai professionisti di partecipare all’esame autoptico, che sarà eseguito dai medici legali Silvio Berardo Cavalcanti, Vannio Vercillo e lo specialista ginecologo Costantino Di Carlo. Il conferimento dell’incarico è avvenuto alle ore 17 di oggi.

Il magistrato di turno, Mariangela Farro, ha disposto accertamenti tecnici irripetibili per chiarire le cause del decesso e stabilire se nella gestione clinica della gravidanza vi siano state condotte negligenti o omissioni.

La vicenda

La gravidanza era già considerata a rischio. La donna, già mamma di un bambino di 7 anni, aveva effettuato diversi accessi al pronto soccorso di Cosenza, dove era seguita dai medici del reparto di Ginecologia e Ostetricia. Circa un mese fa, esami e monitoraggi avrebbero evidenziato presunte anomalie.

In più occasioni, le condizioni cliniche della donna avevano spinto i medici a valutare un parto cesareo, programmato per il 29 agosto, anche a causa della posizione trasversale assunta dalla bambina. Tuttavia, la situazione è precipitata improvvisamente. Il termine naturale del parto era previsto tra pochi giorni, ma due giorni fa, al momento di entrare in sala parto, i sanitari hanno accertato il decesso della bimba.

Denuncia e indagini

Una volta appresa la notizia del decesso, la famiglia si è rivolta alla Questura di Cosenza, formalizzando una denuncia. L’atto è stato raccolto dagli agenti di polizia giudiziaria e trasmesso alla Procura, coordinata dal procuratore Vincenzo Capomolla, che valuterà eventuali responsabilità penali. I familiari della bambina sono rappresentati dall’avvocato Rosario Carbone. Nel collegio difensivo c’è anche il penalista Francesco Chiaia.