‘Ndrangheta nel Reggino, tre misure cautelari per intestazione fittizia di beni

I provvedimenti a carico dei familiari di Salvatore Domenico Tassone ritenuto 'imprenditore' della cosca Longo. Sequestrati beni per 10 milioni di euro
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di Redazione
18 settembre 2017
10:32

Concorso nel reato di intestazione fittizia di beni al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali. Questa la contestazione, formulata a vario titolo, che ha portato all’esecuzione di una ordinanza di misure cautelari a carico di tre persone. A coordinare le indagini sono state la Guardia di Finanza di Reggio Calabria e la Procura della Repubblica di Palmi. L’ordinanza emessa dal Gip è a carico di: Francesco Tassone, 46 anni, di Cinquefrondi, Giuseppina Rugnetta, di Cinquefrondi, Maria Assunta De Maria, 65 anni, di Giffone.

Le indagini

Il provvedimento costituisce l’epilogo delle attività investigative, condotte dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria di Reggio Calabria, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Palmi, nei confronti del defunto cl. ’48, imprenditore di Giffone (RC), ritenuto esponente della cosca di ‘ndrangheta “Longo - Versace” di Polistena e figura rappresentativa di diverse cosche della “Piana” e della zona jonica della provincia di Reggio Calabria.


 

Le odierne indagini, esperite anche attraverso intercettazioni telefoniche e corroborate da accertamenti patrimoniali e dall’acquisizione ed analisi di copiosa documentazione, hanno consentito di acclarare condotte illecite funzionali ad eludere/evitare l’applicazione di nuove misure cautelari/ablative in capo al Salvatore Domenico Tassone risultato essere il dominus di attività imprenditoriali e beni immobili, direttamente e immediatamente nella disponibilità del medesimo ma fittiziamente intestati a parenti/affini - meri prestanome - quali la coniuge Maria Assunta De Maria cl. ‘52, il figlio Francesco Tassone cl. ‘71, la nuora Giuseppina Rugnetta cl. ’79 (coniuge di Francesco Tassone, legata da vincoli di affinità con il defunto Domenico Alvaro  cl. ’24 alias “Micu” capo dell’omonima cosca di Sinopoli), con il concorso di Vittorino Pelli cl. ‘66 e Paolo Vittorino Vilardi cl. ‘50 entrambi di Reggio Calabria.

Le misure cautelari

Alla luce di tali risultanze, con l’odierno provvedimento, il gip del Tribunale di Palmi, su richiesta della Procura della Repubblica, valutate le esigenze cautelari in ordine alla propensione a delinquere degli indagati, ha disposto le seguenti misure cautelari personali: divieto di dimora nella Provincia di Reggio Calabria, nei confronti di Francesco Tassone, obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, nei confronti di Maria Assunta De Maria e Giuseppina Rugnetta.

Il sequestro

Sequestrati beni per circa 10 milioni di euro. In particolare:

- 53 terreni agricoli insistenti a Cinquefrondi, con un’estensione complessiva pari a circa 371 ettari;

- impresa agricola individuale “Rugnetta Giuseppina”, con sede a San Procopio, esercente l’attività di “Commercio all’ingrosso di legname, utilizzo di aree forestali, colture olivicole, costruzione di edifici”.

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