Sul piede di guerra

Nelle scuole di Crotone senza mensa né trasporto e pure al freddo: esplode la protesta dei genitori

VIDEO | Una trentina di famiglie ieri sono presentate al Comune: «Non ce la facciamo più». Il sindaco Voce: «Non è colpa nostra ma delle ditte che non partecipano ai bandi»

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di Procolo Guida
3 dicembre 2022
16:40

Esplode la protesta dei genitori a Crotone. Ce ne eravamo occupati già ad ottobre quando già sembrava tardi, i bandi comunali per la mensa (ed anche il trasporto) erano andati già deserti ed una scuola aveva deciso di tentare di ospitare il catering chiamato dai genitori (iniziativa poi fatta cadere nel vuoto per una normativa, giustamente, incardinata in tante clausole di tutela della salute e della sicurezza dei bimbi).

Oggi siamo a dicembre e le mamme delle periferie si danno alla protesta per, almeno, scongiurare che anche a gennaio, dopo le feste natalizie (anche perché prima sembra davvero impossibile) si possa iniziare con questi servizi che sono fondamentali per salvaguardare il diritto allo studio dei bimbi delle scuole elementari di primo grado che pure hanno pagato anticipatamente il servizio all’iscrizione così come ha preteso il Comune per perfezionare l’iscrizione al servizio trasporto.


Ieri infatti una trentina di famiglie, per la stragrande maggioranza mamme della periferia di Poggio Pudano (quartiere a sud di Crotone sulla statale 106, sono arrivate in Municipio ed hanno chiesto ed ottenuto di poter essere ricevute in delegazione dal sindaco. «Ci dicono addirittura che è un problema di disponibilità finanziarie del Comune ma noi non ce la facciamo più - ci racconta Lucia Boriello mamma con dentro il passeggino la più piccola di tre figli, di cui due vengono accompagnate a scuola dai nonni con non poche difficoltà -oltretutto noi abbiamo anticipato la prima mensilità all’iscrizione, così come ha preteso il Comune».

E con l’arrivo improvviso del freddo, si aggiunge anche la difficoltà dei riscaldamenti che non funzionano: «Ieri – ha dichiarato Concetta Riga altra mamma – il mio bimbo è letteralmente congelato nelle cinque ore che ha passato a scuola».

E per il sindaco Voce la responsabilità è delle ditte che non partecipano anche se i bandi sono stati ripresentati più volte con tariffe a base d’asta più alte anche fino al 27% rispetto allo scorso anno: «Io mi auguro che ora le ditte partecipino al nuovo bando con le nuove tariffe - riferisce il sindaco Vincenzo Voce accanto alla delegazione di mamme a cui è stato concesso di salire nella sua stanza al primo piano mentre le altre protestavano più che civilmente nell’atrio – Per quanto riguarda il riscaldamento, è una disposizione del Governo che ci impedisce, a causa della crisi energetica, di accenderli solo dal 9 dicembre».

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