La decisione

Crosia, nessuna irregolarità nella gestione del depuratore: assolto il sindaco Antonio Russo

I fatti contestati si riferiscono al 2014, dopo appena un mese dall’insediamento del primo cittadino. La sentenza è stata emessa dal tribunale di Castrovillari

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di Redazione
14 novembre 2023
14:17
Il sindaco del Comune di Crosia Antonio Russo
Il sindaco del Comune di Crosia Antonio Russo

Il Tribunale di Castrovillari, con sentenza emessa dal Giudice monocratico Luca Fragolino, al termine di una lunga vicenda giudiziaria, ha assolto il sindaco del Comune di Crosia Antonio Russo, perché «il fatto non è previsto dalla legge come reato» e dalle residue imputazioni perché «il fatto non costituisce reato», il responsabile dell’area tecnica Luigi Lepera e il gestore dell’impianto. Inoltre, è stato disposto il dissequestro dello stesso impianto di depurazione.

Dopo nove anni si chiude, di fatto, una triste vicenda per la città e per l’Amministrazione comunale con una sentenza che restituisce giustizia. I fatti contestati si riferiscono al 2014, dopo appena un mese dall’insediamento del sindaco Russo in cui erano state ravvisate presunte irregolarità nella gestione dell’impianto di depurazione del Comune ionico per il cattivo funzionamento del carroponte e con conseguente scarico delle acque non a norma, che avevano condotto anche al sequestro del sito di Contrada Pantano. L’impianto accusatorio comprendeva, quindi, un nutrito ordine di imputazioni, poiché si contestava al sindaco e ai responsabili dell’Area Tecnica la mancata riparazione del carro ponte; lo scarico di reflui fognari non depurati, con valori batteriologici relativi al parametro escherichia coli superiori a quelli previsti dalla legge.


«Nel corso dell’istruttoria dibattimentale, era pienamente emersa  - spiega una nota del Comune - l’estraneità ai fatti contestati del primo cittadino che appena insediatosi aveva adottato apposito atto deliberativo al fine di consentire la riparazione del carro ponte dimostrando la straordinarietà dell’evento non dovuto, quindi, a negligenza o cattiva gestione della struttura depurativa, nonostante la manutenzione fosse a carico della ditta gestrice a mente del capitolato d’oneri. Il Tribunale ha accolto in pieno le tesi difensive dell’avv. Francesco Coppola difensore del sindaco e dell’Avv. Aldo Zagarese difensore del responsabile dell’ufficio tecnico arch. Luigi Lepera, secondo cui la rottura improvvisa del carro ponte non poteva essere addebitata al sindaco che ad appena un mese dall’insediamento della giunta del Comune di Crosia, si era attivato per l’approvazione di una delibera che disponeva un intervento urgente di ripristino del carro ponte e provvedere a quanto necessario per il corretto funzionamento dell’impianto».

Con la sentenza, inoltre, il giudice ha anche disposto il dissequestro e la restituzione dell’impianto al proprietario e cioè il Comune stesso. Il sindaco Russo si dice estremamente soddisfatto per il proscioglimento sottolineando «di aver sempre confidato nel corso della giustizia».

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