Bergamini, la sorella dopo la requisitoria: «Verità che dovevano emergere nel 1989». L’avvocato: «Ingiusto attendere per 35 anni giustizia»
VIDEO-INTERVISTE | Ventritré anni la richiesta di pena per l'ex fidanzata del calciatore Isabella Internò. Il commento del legale e di Donata Bergamini
«Sono stata contenta della requisitoria perché sono emerse le verità che sia io che mio padre gridavamo sin dall'inizio. Queste verità dovevano emergere nel 1989, ma qualcuno non ha voluto farlo. Dopo così tanti anni la Internò poteva parlare e comportarsi in modo diverso». Lo ha detto all'uscita del tribunale di Cosenza Donata Bergamini, sorella del calciatore del Cosenza Denis, commentando la requisitoria dell'accusa che ha chiesto la condanna a 23 anni di reclusione per l'ex fidanzata del calciatore, Isabella Internò.
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La richiesta di pena non si è tradotta in richiesta di ergastolo perché la stessa Procura ha chiesto per lei il riconoscimento delle attenuanti generiche. «Non le meriterebbe» ha affermato in aula il procuratore di Castrovillari, Alessandro D’Alessio, «ma è comunque una persona diversa da com’era all’epoca» .
Per l'avvocato di parte civile Fabio Anselmo «è vero che essere condannati dopo 35 anni può sembrare un atto ingiusto, ma è altrettanto vero che attendere giustizia per 35 anni lo è sicuramente di più».
Il processo è stato poi rinviato al 23 quando parleranno i legali di parte civile che dovrebbero occupare anche il 24. Il 26 e 30 settembre è prevista l'arringa difensiva ed eventuali repliche dell'accusa ed il primo ottobre dovrebbe esserci la sentenza.