Reggio, minacce ai danni di una testimone: in manette il boss Pietro Labate

Pietro Labate, esponente di vertice dell’omonima cosca, è stato arrestato per il reato di intralcio alla giustizia aggravato dalle finalità nonché dalle modalità mafiose
23 dicembre 2015
08:12

Il personale del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, ha tratto in arresto Pietro Labate, esponente di vertice dell’omonima cosca , per il reato di intralcio alla giustizia aggravato dalle finalità nonché dalle modalità mafiose.


Il provvedimento pre-cautelare rappresenta l’epilogo della complessa e articolata attività investigativa svolta dal Nucleo di Polizia Tributaria – G.I.C.O. che, in tempi stretti, ha consentito di accertare le minacce perpetrate da Labate ai danni di una testimone in un importante processo in corso nei confronti di esponenti di vertice dell’omonima cosca, che rappresenta la naturale prosecuzione di quello scaturito dalla c.d. operazione “Gebbione”.



Labate avrebbe posto in essere una subdola e implicita attività intimidatoria – con modalità e per finalità mafiose – nei confronti della testimone volta a condizionare quest’ultima a rendere, nel processo in corso di celebrazione, dichiarazioni false ovvero a reticenti.
Il provvedimento di fermo è stato immediatamente eseguito dai militari del G.I.C.O. che hanno tradotto l’esponente della cosca presso la casa circondariale “G. Panzera” di Reggio Calabria.

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