I due pubblici ufficiali stavano effettuando controlli nell’ambito dell’operazione “Zero Falò”. Ma la voce si è diffusa rapidamente e i malcapitati sono stati costretti a restituire il materiale per non essere linciati dalla folla. L’episodio è stato immortalato in un video che ha fatto il giro dei social
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Due agenti della Polizia Municipale di Scalea sono stati accerchiati e aggrediti da un folto gruppo di turisti mentre era in atto il sequestro di ombrelloni e sdraio abusivi sulle coste cittadine. Lo denuncia, in un post, il presidente del consiglio comunale, Angelo Paravati. I fatti sono accaduti la sera del 15 agosto e sono stati ripresi in un video, poi postato sui social e diventato virale.
I fatti
In questi giorni la città di Scalea ospita centinaia di migliaia di turisti. Per questo, il sindaco Mario Russo ha pensato di emanare un'ordinanza di divieto di falò sulle spiagge nella sera di Ferragosto. L'operazione, denominata "Zero falò", aveva l'obiettivo di scongiurare gravi conseguenze per l'ambiente, il decoro urbano e l'incolumità dei cittadini. Ma i turisti l'hanno letteralmente ignorata e nella sera di Ferragosto sulle coste scaleote, ovunque, c'erano legna da ardere e centinaia di ombrelloni e sdraio a occupare abusivamente il posto. Così, i due agenti si sono recati sul posto per eseguire i sequestri. Ma la voce si è diffusa rapidamente e i due malcapitati si sono ben presto ritrovati circondati da decine di turisti infuriati. I due agenti si sono quindi visti costretti a restituire tutto il materiale per non essere linciati dalla folla. L'episodio è stato documentato in un video che ora circola sui social.
Lo sdegno di Paravati
Il presidente del consiglio di Scalea, Angelo Paravati, nella serata di domenica ha pubblicato un post dai toni molto duri, annunciando un consiglio comunale ad hoc.
«Le scene sono forti - ha scritto - e dovrebbero imporre una riflessione seria, al di là di una serie di commenti non pertinenti. Due agenti di P.M., solo perché colpevoli di fare il loro dovere, sono stati assaltati da una banda di facinorosi e qualunque reazione li avrebbe visti soccombere. Perché il vero problema era la loro... solitudine.
Nell'esprimere loro la dovuta solidarietà, quale presidente del Consiglio convocherò un consiglio nel quale gettare le basi operative perché il prossimo anno la città sia pronta a fronteggiare ogni possibile emergenza.
Nel frattempo - ha concluso -, devono prevalere l'orgoglio e il senso di appartenenza e occorre stringersi intorno alla Città ed alle Istituzioni».