Scomparsa Sara Pedri, tracce della ginecologa vicino al lago. Oggi gli ispettori in ospedale a Trento

I cani molecolari si sono fermati sul bordo di un dirupo e nel bacino d'acqua sottostante è stata rilevata la presenza di un corpo. Intanto avviata l'ispezione del ministero nel reparto in cui prestava servizio la dottoressa specializzata a Catanzaro (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Redazione
6 luglio 2021
11:02
Sara Pedri durante la specializzazione a Catanzaro
Sara Pedri durante la specializzazione a Catanzaro

Nuovi importanti elementi emergono circa la scomparsa della ginecologa Sara Pedri, sparita nel nulla il 4 marzo scorso in Trentino. Proprio a fine marzo, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, i cani molecolari impegnati nelle ricerche hanno fiutato le sue tracce nei pressi del lago di Santa Giustina. E proprio intorno a quel bacino d’acqua in Val di Non si erano concentrati fin da subito carabinieri e dei vigili del fuoco dopo il ritrovamento della macchina della dottoressa poco lontano, parcheggiata nel piazzale di un vecchio albergo.

I cani si sono fermati sul bordo di un dirupo, circostanza che ha fatto pensare a un possibile gesto estremo della donna. E c’è di più, perché in fondo al lago sarebbe stata rilevata la presenza di un corpo. Potrebbe trattarsi di Sara oppure no, dato che – riporta il Corriere – da quel dirupo purtroppo più di una persona si è lanciata, e solo negli ultimi sette mesi ci sono stati sei casi di suicidio e manca all’appello il corpo di una persona.


Intanto per la giornata di oggi è previsto l’arrivo degli ispettori ministeriali nell’ospedale Santa Chiara di Trento dove Sara Pedri aveva iniziato a lavorare a metà novembre, subito dopo la specializzazione in Ginecologia a Catanzaro. Nell’ospedale trentino, la giovane sarebbe stata vittima di umiliazioni e violenze. Un atteggiamento riservato anche ad altri, e a tal proposito forte è la denuncia della sorella di Sara: «Consideravano il Santa Chiara come un ospedale di eccellenza e quindi coloro che si formavano fuori, soprattutto nel Sud Italia, erano ritenuti non all’altezza».

Il clima pesante in reparto è stato ora denunciato da altre giovani dottoresse, tant'è che ha sollevato non poche polemiche la riconferma del primario Saverio Tateo. Tateo è tornato in corsia proprio ieri dopo un periodo di ferie deciso all'indomani dell'inchiesta interna avviata in ospedale. 

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