Insidie digitali

«Ciao mamma ho perso il telefono…», anche in Calabria la truffa che fa leva sull’ansia dei genitori

VIDEO | Al Codacons sono pervenute diverse segnalazioni: «Il messaggio arriva da un telefono sconosciuto, i malviventi mirano a stabilire un contatto per carpire informazioni utili a defraudare le vittime»

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di Luana  Costa
29 settembre 2023
06:30

«Ciao mamma, ho perso il telefono. Puoi inviarmi un messaggio whatsapp?». È così che i truffatori tentano di agganciare le proprie vittime. Un sms che rinvia ad un numero di messaggistica istantanea, qui che avviene lo scambio di informazioni e poi la richiesta di denaro. «Ho memorizzato il numero di telefono e poi inviato un messaggio» racconta una donna che ieri ha ricevuto sul suo smartphone l'sms con la richiesta di aiuto.

La richiesta di aiuto

«Ho creduto che fosse mia figlia e, quindi, ho chiesto come avesse fatto a perdere il telefono, cosa fosse successo» spiega. D'altro capo del telefono non sono però giunti dettagli ma solo altri messaggi, «mamma, mamma», che hanno evidentemente allarmato la donna.


La truffa online

«Ho provato a chiamare al numero ma risultava irraggiungibile. Avendo tre figli, ho quindi chiesto se fosse uno dei tre». Il truffatore risponde di sì e aggiunge un emoticon con la faccina sorridente. A questo punto scatta la richiesta di denaro: «Mi ha chiesto se potevo mandare un bonifico perché aveva bollettini urgenti da pagare e prima di tre giorni non avrebbe potuto recuperare i dati dal telefono smarrito» racconta la donna.

La richiesta di denaro

«Inizialmente, ho pensato di farlo ma poi mi è venuto il dubbio e ho pensato di chiamare mia figlia direttamente al suo numero». Da qui la scoperta della truffa. Un caso affatto raro, sono infatti numerosi i casi segnalati al Codacons: «Le truffe sono tantissime, sono decine e decine e, tuttavia, c'è una ritrosia a denunciare perché vorrebbe dire ammettere di essere stati sciocchi. Quindi sono sottostimati rispetto al dato reale» spiega Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons. 

Carpire la fiducia

«Solitamente, l'sms rappresenta una situazione di allarme, tua figlia o tuo figlio sta male, ha problemi, ha perso i documenti, ha dei guai giudiziari. Dinnanzi ad un sms del genere, qualcuno risponde. Ecco è assolutamente da evitare perché questi truffatori mirano a stabilire un contatto. Sono bravissimi nel cercare di carpire informazioni, non bisogna rispondere e anzi cancellare il numero e segnalarlo alla polizia postale». 

Le denunce

L'associazione che difende i diritti dei consumatori ha già denunciato alla polizia postale diversi episodi: «Sappiamo che ci sono delle indagini in corso» ha aggiunto Di Lieto. «Abbiamo fatto una serie di denunce, molto spesso questi truffatori utilizzano loghi e simboli di enti assolutamente credibili, da poste a banche e anche numeri di telefono riconducibili a questi soggetti per cui è molto facile cadere in questi tranelli. Noi diciamo di non rispondere a nessuno e di segnalare tutto alla propria banca, all'ufficio postale oltre che alla polizia postale».

Giornalista
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