‘Strada del Mare’: sequestri a imprenditori e funzionari della provincia di Vibo - NOMI

La strada avrebbe dovuto congiungere Pizzo a Rosarno e quindi lo svincolo con la A3. Tra gli indagati l’imprenditore Vincenzo Restuccia, funzionari ed ex dirigenti dell’ente
di Redazione
4 marzo 2016
16:55

La Guardia di Finanza di Vibo, su mandato della gip Gabriella Lupoli, sta procedendo al sequestro di quasi sei milioni di euro di beni a carico di cinque indagati nell'inchiesta per la realizzazione della Strada del Mare.


Ipotizzate presunte irregolarità nei lavori e nella gestione dell’appalto dell’opera, costata oltre 30 milioni di euro, che avrebbe dovuto congiungere Pizzo e Rosarno. Al momento resta una delle grandi incompiute della Calabria.


 

NOMI - Il provvedimento di sequestro di beni riguarda un imprenditore e alcuni funzionari ed ex dirigenti dell'ente: l'imprenditore Vincenzo Restuccia e il dirigente tecnico dell'impresa Antonino Scidà; Giacomo Consoli e Francesco Teti (ex dirigente ed ex funzionario della Provincia di Vibo); Antonio Francolino (funzionario dell'ente, responsabile del settore viabilità).

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