Diffondere il sapere

L’Università della Basilicata e gli atenei calabresi insieme per la Notte europea dei ricercatori 2023

Organizzato anche con il contributo di Cnr e Regione Calabria, l'evento dal titolo “SuperScienceMe – ReSearch is your Re-Source” si svolgerà a Potenza venerdì 29 settembre. Tra gli ospiti Eugenio Bennato

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di Redazione
25 settembre 2023
10:21

Si svolgerà a Potenza venerdì 29 settembre, nel Cineteatro Don Bosco, dalle ore 17.30, “SuperScienceMe – ReSearch is your Re-Source”, la Notte Europea dei Ricercatori 2023 che l’Università degli Studi della Basilicata ha organizzato con gli atenei calabresi, il Cnr, la Regione Calabria e gli Uffici scolastici regionali.

«Dal 2005 - spiega una nota dell'ateneo lucano -  l’ultimo venerdì del mese di settembre si tiene in più di trecento città europee la “European Researcher’s Night” (la “Notte europea dei ricercatori”): l’iniziativa, promossa dalla Commissione europea, porta le ricercatrici e i ricercatori tra la gente, per raccontarsi, far comprendere la passione che li anima, i temi di cui si occupano e l’importanza dei risultati ottenuti. È per questo che, anche quest’anno, sono stati raggiunti molti comuni della regione. L'obiettivo è di diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca così come creare occasioni d’incontro tra ricercatori e cittadini, senza distinzione di età, in un contesto informale e stimolante». 


L’evento conclusivo, che si terrà a partire dalle ore 17.30 nel Don Bosco di Potenza, inizierà con un momento musicale a cura dell’Orchestra Maldestra, cui faranno seguito i saluti istituzionali di Ignazio Marcello Mancini, rettore dell’Università degli Studi della Basilicata, di Mario Guarente, sindaco di Potenza, Christian Giordano, presidente della Provincia di Potenza, Vito Bardi, presidente della Giunta regionale della Basilicata, Gelsomina Pappalardo, presidente dell’Area Territoriale di Ricerca del Cnr di Potenza e, infine, di Nicola Cavallo, prorettore al Public engagement dell’Università degli Studi della Basilicata. Seguirà la conferenza di Giuliano Liuzzi, giovane ricercatore dell’Ateneo lucano, che attraverso il racconto dell’osservazione planetaria nel corso dei secoli, mostrerà le indagini sulle condizioni ambientali dei pianeti vicini alla Terra, e di quelli della galassia. Grazie alle immagini e i dati provenienti dai moderni strumenti osservativi (come il James Webb Space Telescope, Hubble, Tess), Liuzzi mostrerà a che punto è la nostra caccia ai mondi che potrebbero risultare abitabili. 

Cinzia Grenci, giornalista della Rai, intervisterà poi il maestro Eugenio Bennato, cantautore e musicista napoletano, sul rapporto tra arte e ricerca, partendo dall’origine del suo percorso artistico (Nuova Compagnia di Canto Popolare, Musicanova, etc) per arrivare alle evoluzioni recenti. Bennato rappresenta molto bene la figura del ricercatore; di colui, cioè, che coniuga l’esperienza collettiva (la tradizione) con le sperimentazioni che integrano elementi nuovi innestandoli in ciò che è già conosciuto. La ricerca, così come l’arte, ha bisogno di fantasia, d’immaginazione e di quella capacità di guardare oltre senza le quali nessun elemento di novità può prender corpo. Un finale musicale concluderà quindi la serata.

«La notte Europea delle ricercatrici e dei ricercatori – ha spiegato il rettore Mancini - è una manifestazione di assoluta rilevanza che, oltre a parlare di ricerca a largo spettro, pone al centro dell’attenzione il ruolo, spesso ignorato dai più, di tantissimi giovani dei nostri gruppi di ricerca che concorrono ad ampliare le nostre conoscenze scientifiche e umanistiche. L’Ateneo lucano non può esimersi da questo compito, specie in un’epoca nella quale proprio i giovani cercano continuamente informazioni ma trovano, attraverso i social network, troppe risposte imprecise o prive di fondamento. L’Università ha il compito di conservare i saperi, incrementarli e trasmetterli, ai cittadini del futuro attraverso la didattica; questa è la nostra funzione più importante assieme a quella della ricerca scientifica, tecnica, umanistica, sociale e del benessere. Proprio per questo motivo, ritengo essenziali queste manifestazioni che, oltre a far conoscer meglio il nostro lavoro, si propongono anche lo scopo di rendere i cittadini, giovani e meno giovani, in grado di comportarsi con consapevolezza e responsabilità». 

Il prorettore Cavallo ha invece evidenziato che «anche quest’anno, come in quello passato, abbiamo raggiunto la gente parlando di cambiamenti climatici, di acqua, di suolo e biodiversità, di come immaginiamo le future città a impatto climatico zero e come studiamo nuovi farmaci o terapie più efficaci. In questi due anni abbiamo raggiunto una trentina di comuni lucani, con quasi un centinaio di interventi che hanno consentito a una cinquantina di nostri ricercatrici e ricercatori, molti dei quali giovani, di mostrare quanto sia importante rendere sostenibile e sicuro il territorio nel quale viviamo. Siamo anche andati in oltre venticinque istituti scolastici a parlare di scienza, scoprendo una grande voglia di conoscenza. L’evento finale, che si terrà nel Cineteatro Don Bosco venerdì 29 settembre, avrà come tema la ricerca di un nuova casa nell’universo ma anche, con la partecipazione di Eugenio Bennato, il rapporto strettissimo tra scienza e arte, tra immaginazione e fantasia».

 

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