Ci vuole un “fisico” bestiale, a Roccella il nobel incontra gli studenti

Il ricercatore pisano Giancarlo Cella ha illustrato ai ragazzi del liceo scientifico la teoria sulle onde gravitazionali che nel 2017 gli è valsa il prestigioso riconoscimento internazionale
di Ilario  Balì
28 marzo 2018
13:49

Con il progetto italiano "Virgo" ha contribuito alla scoperta delle onde gravitazionali, che un anno fa è valsa il conferimento del premio nobel per la fisica. Ieri Giancarlo Cella ha raccontato la sua teoria ai ragazzi del liceo scientifico di Roccella, nell’ambito di un’iniziativa promossa dalla scuola di filosofia. 

 


Ricercatore dell'Istituto Nazionale Fisica Nucleare nonché coordinatore del progetto "Virgo", Cella, 52 anni, ha gestito la squadra di ricerca pisana dei «cacciatori delle onde gravitazionali di Pisa», come si definiscono scherzosamente.  Quello a cui hanno assistito, invece, non è affatto uno scherzo, perché si tratta di una delle scoperte scientifiche più importanti del secolo.

L’osservazione di tale fenomeno, già teorizzato nel secolo scorso da Albert Einstein, è di straordinaria importanza non soltanto perché costituisce un fondamentale punto di approdo della scienza contemporanea, frutto di decenni di ricerche, ma anche perché rappresenta una nuova base per studiare l’universo da una diversa prospettiva.

Giornalista
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