Sit in a Catanzaro

Ispettori del lavoro in sciopero anche in Calabria: «Pochi addetti e scarsi controlli nelle aziende, la nostra battaglia riguarda tutti»

VIDEO | Braccia incrociate a livello nazionale e manifestazione a Catanzaro, dove i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato il prefetto. Denunciata la fuga dei dipendenti dall'Inl mentre si continua a morire sul posto di lavoro: «Oltre mille vittime ogni anno» 

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di Luana  Costa
30 ottobre 2023
12:20

Hanno incrociato le braccia gli ispettori del lavoro in uno sciopero nazionale indetto dalla Cgil, Cisl e Uil per chiedere la trasformazione dell’Ispettorato nazionale del lavoro in una agenzia e per sollecitare il riconoscimento degli arretrati della perequazione dell’indennità di amministrazione.

Ma soprattutto per chiedere un'azione maggiormente incisiva in un settore deputato ai controlli sulla sicurezza sul lavoro. «Paradossalmente noi oggi ci troviamo a tutelare chi dovrebbe tutelare i lavoratori nel mondo imprenditoriale», ha chiarito Luciana Giordano, segretario generale Cisl Fp Calabria. 


«In Calabria ci sono sono 110 ispettori per tutta la regione», ha evidenziato Alessandra Baldari, segretario generale Fp Cgil Calabria. «Uno dei principali problemi è la carenza di personale - ha aggiunto la sindacalista -. In una regione come la nostra è ancora più importante proprio perché ci sono fenomeni di caporalato, lavoro nero. Quindi, questa non è una battaglia che riguarda solo i lavoratori ma un intero servizio».

Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato in mattinata il prefetto di Catanzaro, consegnando un documento in cui si evidenza come «nonostante siano trascorsi ormai alcuni anni dalla sua istituzione, continuano a permanere problemi di funzionamento che impediscono all’Inl (Ispettorato nazionale del lavoro, ndr) di svolgere appieno la sua funzione istituzionale: la tutela di lavoratrici e lavoratori e la vigilanza sulle irregolarità nel mondo del lavoro».

«Segnaliamo, in particolare che, nonostante l’avvio di un importante reclutamento di personale - si legge nel documento - si registrano ancora centinaia di posti scoperti, in quanto l’Inl si dimostra ente meno appetibile e concorrenziale rispetto ad altri. Evidenziamo una sproporzione tra le competenze e le responsabilità richieste al personale, e la retribuzione corrisposta». 

Ciò determina anche una fuga dei lavoratori dell'ente e un depauperamento delle piante organiche. «In Italia muoiono tre persone al giorno per incidenti sul lavoro, il che vuol dire oltre mille morti all'anno tra le persone vanno a lavorare» ,ha chiarito Loredana Laria, segretario generale Uilpa Calabria. La mancanza di personale si riflette negativamente anche sul servizio, con scarsi controlli sui luoghi di lavoro.

Giornalista
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